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Notizie serie tv 14 aprile: Netflix produrrà serie tratte dai fumetti BOOM! Studios

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Notizie serie tv del 14 aprile: Netflix produrrà serie live action e animate tratte dai fumetti BOOM! Studios. Il pilot di una serie girato da casa per beneficienza e molto altro.

Netflix ha stretto un accordo di produzione con i BOOM! Studios, una società editrice di fumetti che ha pubblicato titoli come Lumberjanes (Bao Publishing in Italia), Qualcosa di sinistro sta per accadere (Edizioni BD in Italia),  Once & Future, e Mouse Guard.

L’accordo prevede la produzione di serie tv live-action e animate per Netflix, dopo che le due società avevano già lavorato alla realizzazione del film The Unsound diretto da David F. Sandberg.

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La BOOM! Studios aveva un accordo di produzione con 20th Century Studios (ex FOX), l’accordo è ancora valido fino a gennaio 2021, ma dopo la fusione con Disney, la società si è vista cancellare progetti, come il film Mouse Guard, diretto da We Ball. La società ha quindi iniziato a proporre progetti ad altri player, tra questi Amazon, HBO Max, Peacock, CBS All Access e Disney+. Adesso però si concentrerà a creare questi progetti per Netflix.

L’amministratore delegato di Boom! Studios, Ross Richie, ha spiegato che ci sono molti progetti in cantiere, data la natura variegata dei personaggi dei fumetti pubblicati dall’azienda. “Generiamo più di 20 serie originali a fumetti all’anno e non vediamo l’ora di lavorare con un’azienda che è prolifica quando noi.

Altre notizie del giorno

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  • Quibi sta sviluppando un’adattamento di “Good Boys and True” scritto e prodotto da Roberto Aguire-Sacasa, showrunner di Riverdale e Sabrina su Netflix. La serie è descritta come un drama sulle differenze sociali, sulla sessualità e l’identità e esplorerà il lato oscuro del privilegio. “Good Boys and True” racconta la storia di sei persone che condivideranno lo stesso destino dopo aver trovato una videocassetta nel campuse di un’accademia frequentata dall’elite della società, la St. Joe School for Boys.
  • Quibi intanto ha annunciato che dal giorno del lancio, il 6 aprile scorso, la sua app è stata ascaricata 1.7 milioni di volte nella prima settimana. Meg Withman ha anche dichiarato che l’80% delle persone che hanno iniziato una serie, hanno completato il primo episodio, cosa che ha suo dire è sintomo di interesse verso il contenuto.
  • ABC sta sviluppando una serie antologica dal titolo Women on the Movement. La serie racconterà storie di movimenti per i diritti civili, raccontata dal punto di vista delle donne coinvolte. La serie è già in sviluppo, con un gruppo di autori che in smart working si sta occupando delle sceneggiature. I primi otto episodi della serie sono tratti dal libro Emmett Till: The Murder That Shocked the World and Propelled The Civil Right Movement di Devery S. Anderson. La serie racconterà della madre di Emmett Till, Mamie Till, che ha passato la sua vita alla ricerca di giustizia per il figlio, che è stato ucciso negli stati del sud nel periodo in cui erano in vigore le leggi Jim Crow, che prevedevano una serie di divieti e obblighi per gli afro-americani.
  • Maggie Monteith, una produttrice britannica ha messo insieme una squadra per girare, rigorosamente da casa, il pilot della serie The Agoraphibics Detective Society, che vedrà il contributo di tanti attori che gireranno le loro scene da casa. La lista: Brian Cox (Succession), Claes Bang (Dracula), Mariella Frostrup, Ian Harvie (Transparent), Nathan Stewart-Jarrett (Misfits), Antonia Campbell-Hughes (Kelly + Victor), Grace Van Patten (The Meyerowitz Stories), Nicole Ansari-Cox (Remember Me), Simon Kunz (The Parent Trap) e Josephine Butler (Doctors). Si tratta di una serie in otto episodi, che racconta di un gruppo di pazienti affetti a agorafobia che insieme cercheranno di trovare un noto psichiatra scomparso senza alcuna spiegazione. Il pilot sarà disponibile online sul sito di PinPoint Prestens, e agli spettatori sarà chiesta una donazione che andrà ai freelancer del mondo televisivo americano e britannico, che stanno soffrendo le conseguenze della sospensione delle produzioni per il coronavirus.
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