“Se domani sono io, mamma, se non torno domani, distruggi tutto. / Se domani tocca a me, voglio essere l’ultima” sono gli ultimi versi della poesia di Cristina Torre Cáceres, artista e attivista peruviana che ha spopolato ovunque a seguito del femminicidio di Giulia Cecchettin, la 22enne di Vigonovo, Venezia, uccisa dal suo ex fidanzato Filippo Turetta l’11 novembre 2023. La poetessa ha scritto questi versi dopo la morte di Mara Castilla, uccisa da un autista. I versi sono poi diventati il simbolo della lotta contro la violenza di genere, soprattutto nelle manifestazioni del movimento Ni una menos (Non una di meno), nato in Argentina il 3 giugno 2015.
In Italia ogni 72 ore viene uccisa una donna, a uccidere è sempre la mano di un uomo. Le donne vittime di femminicidio non sono solo numeri di una statistica, né solo titoli sul giornale: hanno un nome, una storia, una famiglia, un passato.
Ma quello che hanno in comune, soprattutto, è il fatto di non avere più un futuro.
OGNI 72 ORE: il podcast e la docuserie: dolorosi e necessari
OGNI 72 ORE è un podcast, narrato da Daniela Collu, realizzato in collaborazione con l’associazione DonneXStrada e disponibile dallo scorso 7 novembre su tutte le piattaforme di audio streaming.
Ma è anche una docuserie prodotta da Stand by me per Sky Crime, disponibile dal 25 novembre alle 22.00, su Sky Crime, Sky Documentaries e in streaming su NOW. Il 25 novembre è la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, istituita dall’Onu nel 1999, in ricordo delle tre sorelle Mirabal, deportate, violentate e uccise il 25 novembre 1960 nella Repubblica Dominicana.
Carol Maltesi, Marianna Manduca, Sara Di Pietrantonio e Jennifer Sterlecchini: sono loro le donne protagoniste dei quattro tragici casi di cronaca trattati nella serie, che rivelano non solo l’orrore del crimine ma anche come la percezione della vittima sia spesso influenzata da pregiudizi legati all’aspetto, alle apparenze o allo stile di vita.
Nel ruolo di guida attraverso queste storie dolorose, Daniela Collu, autrice e conduttrice radio-televisiva, che riesce perfettamente, con lucidità, concretezza e senza pietismi o retorica, a dare voce alle vittime di una violenza che va ben oltre l’abuso fisico, esplorando come, nelle relazioni affettive, la violenza si manifesti spesso inizialmente come una subdola manipolazione psicologica, evolvendosi poi in abuso emotivo e violenza economica, sociale e persino mediatica.
L’obiettivo
L’obiettivo di OGNI 72 ORE è quello di riumanizzare le vittime, restituendo loro la dignità di persone con storie, sogni e vite al di là della tragedia che le ha colpite. La docuserie – così come il podcast – critica l’uso di termini pericolosamente fuorvianti come “raptus”, “omicidio passionale” o “follia”, che spostano l’attenzione sui carnefici, quasi giustificando le loro azioni come gesti inevitabili, cercando di dare un senso che non c’è, alla spirale della violenza, fisica e psicologica, in cui intrappolano le loro vittime.
Atteggiamenti controllanti, soffocanti, ossessivi; stalking, messaggi a raffica, il controllo maniacale di ogni minuto della vita delle vittime: quei bravi ragazzi si comportano così, fingendosi innocenti e certi di essere nel giusto, con le loro belle facce pulite e di buona famiglia, dietro cui nascondono la loro vera natura, quella di essere assassini efferati. Non confessano mai, cercano sempre scuse e motivazioni folli per scagionarsi, per non sembrare ciò che sono: mostri.
Gli episodi di OGNI 72 ORE
Carol Maltesi – in onda il 25 novembre
I resti del corpo di Carol Maltesi, 25 anni, vengono ritrovati il 20 marzo 2022 a Borno, un comune della Val Camonica. L’autore del suo femminicidio è il vicino di casa, Davide Fontana, 43 anni. Davide aveva un attaccamento morboso nei confronti della giovane e aveva cercato in ogni modo di avvicinarla.
Marianna Manduca – in onda il 2 dicembre
Marianna viene uccisa dal suo ex marito, Saverio Nolfo, 36 anni, bracciante, la sera del 3 ottobre del 2007. L’aggressione si consuma in strada. Sei le coltellate fatali. Dopo la sua morte però vengono ritrovate dal cugino, Carmelo Calì, 12 denunce e un diario, in cui Marianna aveva preannunciato la sua fine se qualcuno dello Stato non l’avesse aiutata. Grazie a quelle denunce, i tre figli di Marianna hanno potuto ricevere un indennizzo economico per quanto avvenuto. Perché questo femminicidio avvenuto per mano di Saverio Nolfo aveva un complice: lo Stato.
Sara Di Pietrantonio – in onda il 9 dicembre
Nelle prime ore del 29 maggio 2016, Sara Di Pietrantonio viene aggredita, strangolata e bruciata dal suo ex fidanzato, Vincenzo Paduano, in una strada nella periferia di Roma. È la storia più paradigmatica, simile in molti aspetti al caso di femminicidio più recente di Giulia Cecchettin: l’ex che non accetta la separazione e vuole impedire che l’altra possa continuare con la propria vita.
Jennifer Sterlecchini – in onda il 16 dicembre
Quando Jennifer decide di lasciare Davide una volta per tutte, e torna a casa per riprendere i suoi effetti personali, Davide la uccide a sangue freddo con un coltello che trova in casa. Davide per anni ha esercitato una violenza psicologica nei confronti di Jennifer che poi si è trasformata in violenza fisica: all’inizio la sua aggressività era espressa in maniera più subdola, meno palese.
Chi è Daniela Collu?
Daniela Collu è autrice e conduttrice televisiva e radiofonica, e influencer. Dopo gli studi in storia dell’arte si getta nel mondo della comunicazione e dell’intrattenimento, sia dietro le quinte che davanti al pubblico. Ha presentato Strafactor su SkyUno, The Real su TV8, ha partecipato a Sbandati su Raidue e condotto programmi radio su Rai Radio Due e RTL 102,5. È autrice e voce di Sigmund, un podcast per Il post che parla di psicologia.
Cura da tre anni una sua rubrica su Vanity Fair e ha scritto in passato per Fanpage, Vice, Donna Moderna. Ha pubblicato quattro libri, Volevo solo camminare (2019) e Un Minuto d’Arte (2020) con l’editore Vallardi e “Perché no?” (2021) e “Bello l’amore ma non ci vivrei” (2022) con Mondadori. Sui suoi canali social parla di arte, amore, temi sociali e cultura pop.
Cosa fa l’associazione DonneXStrada
DonneXStrada è un’associazione non profit che si occupa di violenza contro le donne e sicurezza in strada, tramite i punti viola e una rete associata di psicologi e avvocati. Un aiuto concreto attraverso strumenti semplici, efficaci e concreti per far si che tuttx si sentano al sicuro, specialmente le donne. È un diritto che va difeso. Il progetto i Punti Viola ha come fine la creazione di luoghi sicuri per le donne.
Per luoghi sicuri si intende qualsiasi esercizio commerciale, con particolare attenzione alle farmacie e ai bar, che riesca ad offrirsi come luogo in cui una persona che ha paura di essere vittima di violenza di genere si rivolga per chiedere aiuto.