One Day at a Time, Pop e CBS salvano la serie dopo la cancellazione da parte di Netflix. Ordinata una quarta stagione composta da 13 episodi.
Le trattative per salvare la comedy One Day at a Time (Giorno per Giorno in Italia), cancellata da Netflix qualche mese fa, si sono concluse. CBS Corporation e Sony Pictures TV, che produce la serie, hanno trovato l’accordo per salvarla ordinando una quarta stagione composta da 13 episodi che andranno in onda nel 2020 sul canale Pop, del gruppo CBS.
Oltre alla quarta stagione, il canale via cavo a acquistato anche i diritti per la trasmissione delle prime tre stagioni, che comunque resteranno in streaming su Netflix. Si è trattato di un accordo molto complicato da realizzare viste le limitazioni imposte da Netflix per il salvataggio delle sue serie tv. Queste infatti non possono continuare su un altro servizio streaming per un periodo molto lungo, si dice della durata di almeno 3 anni. Le condizioni invece sono diverse per i canali lineari, in chiaro o via cavo, la finestra qui si riduce a qualche mese, ed è questo che ha reso possibile l’accordo con Pop e ha escluso CBS All Access, servizio streaming del gruppo CBS.
L’accordo prevede la trasmissione dei nuovi episodi in esclusiva su Pop, poi durante l’anno CBS trasmetterà le repliche della serie, proprio come ha fatto con The Good Fight quest’anno. CBS tra l’altro è il canale che trasmetteva la serie originale da cui è tratta, più di 40 anni fa.
Fino a oggi è sempre stata Netflix a salvare serie tv cancellate dai canali americani, le ultime Lucifer e Designated Survivor. Quello di One Day At a Time è il primo caso in cui un canale lineare salva una serie cancellata da Netflix.
Cambia anche il modello di produzione per Sony, si passa da quello che viene definito “cost plus” a un modello a debito. Un modello più rischioso che costringerà Sony a lavorare con la distribuzione internazionale e con il mercato domestico USA per vendere i diritti di ritrasmissione della serie. Sony TV infatti ha tenuto i diritti per la syndication, internazionali, e digitali della quarta stagione. E possiede i soli diritti lineari delle prime tre stagioni, non quelli streaming che restano invece a Netflix.
La quarta stagione avrà anche un budget ridotto, una situazione normale quando si passa da una piattaforma streaming premium a un canale via cavo basic. Sony promette però che i tagli non saranno significativi.
Cosa ci aspetta nella quarta stagione
WE'RE BACK!
Thanks to every fan who made #saveodaat trend worldwide, ONE DAY AT A TIME is heading to POP TV & we couldn't be more excited! We have many more stories to tell about & we can't wait to share them with you! Thank you @sptv & @PopTV! #moreodaat https://t.co/4grfsn9RA3 pic.twitter.com/oPsvXL7DC5— Gloria Calderón Kellett (@everythingloria) June 27, 2019
La produttrice e showrunner della serie, Gloria Calderon Kellet ha parlato della necessità di trovare un compromesso tra i costi e la realizzazione di nuovi episodi. “Il budget è inferiore, abbiamo fatto dei sacrifici, ma abbiamo trovato il giusto compromesso per tenere in vita la serie…” ha detto la showrunner.
La quarta stagione di One Day at a Time continuerà le storie dei personaggi principali, con Elena all’ultimo anno del liceo e Penelope che è ormai un’infermiera qualificata. Lydia è a Cuba e Schneider alle prese con la sobrietà e in una nuova relazione. “Inoltre sarà il 2020, quindi sicuramente parleremo in qualche modo di politica e di come influenza la vita di questa famiglia” ha detto Gloria Calderon Kellet.
Lo spostamento della serie da Netflix a Pop comporta anche un leggero cambiamento di stile: “invece di guardarla tutta in una volta, la serie uscirà una volta a settimana, quindi potremmo parlare di eventi più attuali, che sono accaduti da poco” ha detto Mike Royce, produttore della serie. “Sicuramente continueremo a produrla in anticipo rispetto agli eventi che accadono mentre andrà in onda, ma sarà un periodo inferiore…”
La nuova stagione sarà scritta da un altro gruppo di autori, visto che quelli precedenti hanno accettato nuovi lavori durante questo periodo di incertezza, ma secondo la Calderon Kellet non è un problema, anzi questa situazione le ha permesso di trovare nuovi autori e nuove voci soprattutto nel campo LGBTQ e autori di etnie diverse.
In Italia e nel mondo?
La risposta non è semplice: tutto può succedere. Le prime tre stagioni resteranno su Netflix e se il funzionamento per il mercato americano vale anche negli altri mercati, l’unico modo per guardare la serie sarà quello di venderla a un canale lineare. Nel caso italiano quindi un canale in chiaro o un canale pay.