Il titolo originale del nuovo film di James Hawes, The Amateur (che è anche il titolo del romanzo di Robert Littel dal quale il film è tratto), tratteggia i contorni di un protagonista riluttante, gettatosi suo malgrado in un mondo di violenza. La nomenclatura nostrana, Operazione Vendetta, invece, lascia poco spazio per i dubbi: quello in uscita il 10 aprile per 20th Century Studios Italia è, in tutto e per tutto, un revenge movie.
Operazione vendetta: dove non arrivano i muscoli
Charlie lavora per la CIA, ma la sua vita è tutt’altro che una d’azione. Ogni giorno scende nel seminterrato, accende il computer e si immerge in un mondo di dati da decrittare e fonti anonime da verificare. L’assassinio della moglie Sarah da parte di dei misteriosi mercenari durante un viaggio di lavoro porta Charlie a reagire nell’unico modo che conosce: scavando, indagando, portando la veritĂ allo scoperto. E quando capisce che l’Agenzia non farĂ nulla per aiutarlo si troverĂ a forzare la questione, costringendo i suoi superiori a farlo addestrare come operativo e prendendo la vendetta nelle proprie mani.
Il revenge movie in un mondo post-John Wick
Charlie è un personaggio interessante, per quanto profondamente formulaico: un uomo comune, capace ma mite, portato oltre il punto di rottura. Questo purtroppo strutturalmente è un problema per Operazione Vendetta, che lascia il suo protagonista con nulla da perdere e senza alcun tipo di prospettiva. Se pensiamo al proto-revenge movie dell’ultimo decennio, John Wick, il protagonista sta sì zompettando in giro per il mondo in un vortice di sparatorie, ma sempre verso il suggerimento di una piccola luce in fondo al tunnel, sia pure la speranza di una vita tranquilla. Senza questa motivazione emotiva la struttura arrivo in una location – setpiece – arrivo in altra location – altro setpiece – eccetera risulta un po’ vuota.Â
Operazione vendetta: dove non arriva la sceneggiaturaÂ
Ciò detto, Operazione Vendetta riesce a sopperire alle mancanze del materiale di base facendo bene quello che fa. Charlie è perfettamente nel typecast di Rami Malek, che approccia il ruolo con tutta la nuance e la precisione a cui ci ha abituati. Anche il resto del cast è pieno di guys we love to see, da un Laurence Fishburne che come sempre fa il mentore a un bravissimo Holt McCallany. Anche tutto il comparto tecnico è piĂą che competente, e il film gode di un look&feel decisamente immersivo. Insomma: alti e bassi per un revenge movie privo di sorprese, ma che si muove nel genere con capacitĂ .Â
Il castÂ
Rami Malek è Charlie Heller, un analista della CIA che decide di intraprendere il sentiero della vendetta quando sua moglie Sarah, interpretata da Rachel Brosnahan, viene uccisa durante un viaggio di lavoro. Lawrence Fishburne è Henderson, istruttore dell’Agenzia a cui viene dato il compito di rendere Charlie un operativo letale. Holt McCallany è il direttore Moore, pezzo grosso della CIA, mentre Jon Bernthal è Jackson “the bear”, un agente operativo d’elite. Nel cast anche Adrian Martinez e Catriona Balfe.
La recensione
Alti e bassi per un revenge movie privo di sorprese: la trama è formulaica e priva di spinta emotiva, ma le performance convincono e il look feel sono competenti e immersivi.
Voto:
6/10