Presunto innocente è una miniserie di otto episodi (tutti della durata di 40 minuti circa) interpretata e prodotta da Jake Gyllenhaal, ideata da David E. Kelley (The Undoing, Big Little Lies) e dal produttore esecutivo J.J. Abrams (Lost) e basata sull’omonimo romanzo di Scott Turow, bestseller del New York Times, già trasposizione cinematografica con Harrison Ford nel 1990.
Con Jake Gyllenhaal nel ruolo principale del vice procuratore capo Rusty Sabich, indagato per l’omicidio della sua collega Carolyn (Renate Reinsve) la serie conduce lo spettatore in un viaggio avvincente e intricato attraverso un orribile omicidio che getta nel caos l’ufficio del procuratore di Chicago quando Sabich diventa il principale sospettato del crimine e dovrà lottare per tenere unita la propria famiglia.
Presunto Innocente Un thriller a regola d’arte
Presunto Innocente è un thriller perfetto, un “brivido estivo” – per citare quei vecchi film tv che andavano in onda d’estate in chiaro spesso in seconda serata – con un ottimo cast, una regia elegante e cupa e con alle spalle un solido romanzo da cui partire per una rivisitazione contemporanea del celebre film con Ford.
La serie parla di ossessione, sesso, politica, potere e dei limiti dell’amore: una storia torbida fatta di segreti, omissioni, bugie e tradimenti nel perfetto stile di Kelley, che già con Big Little Lies prima e The Undoing poi, ha dato riprova di essere un maestro nel genere. Non manca la parte legal drama – e qui i fan più affezionati potrebbero rivedere qualcosa di Ally McBeal, serie sempre di Kelley – e se la serie non fosse distribuita in streaming con un episodio a settimana, si presterebbe a un perfetto binge watching poiché i colpi di scena sono ben diluiti al termine di ogni puntata, per creare tensione e hype nello spettatore.
Nel cast stellare di questo thriller figurano anche Ruth Negga, Bill Camp, Elizabeth Marvel, Peter Sarsgaard, O-T Fagbenle, oltre ai già citati Reinsve e Gyllenhaal. Negga spicca con una performance drammatica a regola d’arte nel ruolo della moglie tradita e mazziata di Sabich: intensa e profonda, riesce a conferire spessore al suo personaggio risultando credibile e convincente. La serie differisce su alcuni aspetti sia dal romanzo che dal film, sia nella costruzione di alcuni personaggi comprimari che in alcuni eventi – non diremo quali per non fare spoiler – ma ciò non è necessariamente un difetto, e va visto invece come un insieme di spunti narrativi per dare nuova linfa a una storia già vista e già conosciuta.
E forse, nel marasma dei remake, prequel, sequel e spin-off di questi tempi, effettivamente rinnovare un prodotto seriale in questo modo, può essere una scelta azzeccata. Ottimo Gyllenhaal nel ruolo di Sabich – guardatela in lingua originale con i sottotitoli se potete! -, buoni i dialoghi e la fotografia scura, cupa e umida contribuisce a rafforzare lo stile torbido e misterioso della storia.
Presunto Innocente va ad arricchire il catalogo di titoli di Apple TV+, ricorda serie come The Affair e Attrazione Fatale e si inserisce tra i thriller presenti in piattaforma che, qualora non aveste visto, fossi in voi correrei a recuperare: Surface, Black Bird, The Crowded Room per citarne alcuni.
Presunto Innocente
Presunto Innocente è un thriller perfetto, un “brivido estivo” con un ottimo cast, una regia elegante e cupa e con alle spalle un solido romanzo da cui partire per una rivisitazione contemporanea del celebre film con Ford. La serie si inserisce perfettamente nel ricco e sempre più interessante catalogo di AppleTV+.
Voto:
7/10