Que viva Mexico è un nuovo film su Netflix, un turbine colorato di bizzarria e messicanità. Il film, diretto da Luis Estrada, è un esempio di umorismo, sarcasmo e satira in equilibrio perfetto. Alla scrittura e alla produzione lo stesso Estrada, ormai una star del cinema nord-centroamericano, che ha diretto anche La legge di Erode e La dittatura perfetta. Una cosa interessante da sapere per inquadrare questo film è che porta lo stesso titolo di una pellicola dell’avanguardia russa mai ultimata del 1930, che doveva servire a rappresentare la cultura messicana dalla civiltà pre-conquista alla rivoluzione messicana.
Un film che è una metafora e una critica al sistema sociale e politico vissuto e visto attraverso lo sguardo di una famiglia messicana e dei suoi problemi (ma quale famiglia non li ha?). Que viva Mexico è disponibile su Netflix dal 16 novembre 2022. Raggiungerà la Top Ten di Netflix? Staremo a vedere.
Que viva Mexico, una controversa storia familiare
Pancho manca da casa ormai da molto tempo. Decide di fare il grande passo e di tornare nella sua città natale con moglie e figli solo dopo la morte del nonno, che in vita fu minatore. Qui l’uomo, che ha preso le distanze da tutti i punti di vista dalle sue umili origini, si trova a dove avere a che fare con gli altri membri della famiglia per l’eredità.
Questo scontro che è sia generazionale che sociale ed economico vuole svelarci i segreti di un’intera nazione, quella messicana, i suoi valori, i suoi desideri più nascosti e le sue idiosincrasie. Il tutto è condito da un’abbondante spolverata di umorismo sprezzante e inserito in quello che sa essere il piccolo inferno personale di tutti, a cui nel bene e nel male è impossibile sfuggire: la famiglia.
Il trailer
Il cast
Damián Alcázar interpreta Rosendo (El papá). Alfonso Herrera è Pancho Reyes, anche noto come fifí. Ana Martín è nei panni di Dolores (La santa madre) e infine Joaquín Cosío è Rosendito.
Fonte: La Vanguardia