Recensione Reacher la serie tv action di Prime Video tratta dai romanzi di Lee Child
La serie tv Reacher da oggi 4 febbraio su Prime Video ha un solo grande merito: aver riportato il personaggio creato da Lee Child alle fattezze pensate nei libri. Un omone tutto muscoli di un metro e 95 non poteva esser ricordato con il volto e il corpo di Tom Cruise e non ci sono licenze artistiche che tengano. Infatti ora è tornato alle misure dei romanzi interpretato da Alan Ritchson.
Amazon Studios si era già affidata a Skydance e Paramount per Jack Ryan e non mancano i punti in comune tra i due progetti, non solo per il riferimento letterario, ma anche per la struttura “stagionale” con romanzi e quindi vicende racchiuse in una stagione e naturalmente per l’alto carico d’azione presenti in entrambe le serie.
La scheda di Reacher – Trama cast e dettagli
Il manuale dell’action
I romanzi di Lee Child con al centro il personaggio di Jack Reacher, sono considerati i classici libri da aeroporto che compri prima di partire per passare qualche ora di volo e che poi magari dimentichi anche a bordo. Veloci da leggere, leggeri ma con un’alta capacità di intrattenere. La serie tv funziona allo stesso modo: 8 episodi scorrevoli ma che una volta finiti rimangono lì in catalogo dimenticati finchè la piattaforma non decide di riportarli in evidenza con l’arrivo di una nuova stagione.
Reacher è una serie action dalla formula consolidata, basta aver visto un po’ di film action degli anni ’90 per avere ben chiaro il punto di approdo della serie, anzi quando si arriva alla risoluzione con la classica quiete finale e gli elementi di chiusura, nemmeno ci si rende conto di aver assistito alla conclusione della vicenda. Reazione e azione, tanta azione è il motto di Jack Reacher che arriva a Margrave in Georgia inseguendo un musicista blues nominato dal fratello e si ritrova accusato di omicidio e soprattutto nel centro di una vasta cospirazione.
Reacher il voto
Quando Reacher arriva erano vent’anni che non avveniva un omicidio a Margrave. E allora ti domandi perchè avessero un capo detective della polizia, tra l’altro un ex laureato di Harvard considerato come un estraneo dagli altri abitanti della città (anche perchè è nero in una Georgia in cui il razzismo strisciante è ancora presente). Una cittadina travolta dalla crisi economica e salvata da un misterioso magnate che l’ha ripulita, sistemata, dando lavoro a gran parte degli abitanti. E per questo controlla tutti sia direttamente, che indirettamente.
Reacher è un personaggio che trent’anni fa sarebbe stato perfetto per Arnold Schwarzenegger: grosso, massiccio, dall’aria un po’ stralunata e di poche ma efficaci parole. Un bambolotto che mena le mani a ogni occasione, che pianifica attacchi e trova sempre il modo per uscire dai guai. Ma in fondo l’action è un po’ come un cartone animato, può succedere di tutto ma l’eroe non muore mai. E proprio per questo il voto per Reacher è 6.5 perchè fa il suo dovere di intrattenere e talvolta questo basta.
…è da vedere se
Reacher è da vedere se amate l’action se avete visto serie come Jack Ryan, Alex Rider, Scorpion (dello stesso autore Nick Santora) anche se con una struttura più episodica. Per scoprire altre serie tv da vedere simili c’è l’app gratuita dei nostri partner TV Tips. Divertirvi a cercare il vostro nuovo amore seriale potete sfruttare la funzione “match” per trovare nuove serie: scarica l’app, il tuo prossimo amore seriale ti aspetta.