Athena trama e recensione del film su Netflix dal 23 settembre 2022
Athena è un film francese del 2022 diretto da Romain Gavras e scritto da Romain Gavras, Ladj Ly e Elias Belkeddar. Presentato al settantanovesimo festival del cinema di Venezia in concorso per il leone d’oro, il film ha conquistato due premi: il Premio Arca Cinema Giovani e il premio Cinema for UNICEF.
Prodotto da Iconoclast e Lyly production, è stato girato nel 2021, nella periferia parigina di Évry-Courcouronnes. É distribuito da Netflix, su cui è disponibile dal 23 settembre 2022. Dietro la maschera di un film d’azione violentissimo e veloce si nasconde un film complesso e terribile. Per questo motivo, non siamo sicuri che si conquisterà un posto nella Top Ten di Netflix.
La trama di Athena
Prima di passare alla recensione di questo film che mi ha profondamente colpito, diamo un’occhiata alla trama. Nella banlieu francese di Athena la tensione tra gli abitanti e la polizia è alle stelle. Un fatto molto grave rompe gli argini e porta il quartiere di periferia a dichiarare guerra spietata alle forze dell’ordine. Degli uomini con i giubbotti della polizia, infatti, durante un’incursione ad Athena hanno ucciso a sangue freddo un ragazzino di 13 anni.
Uno dei fratelli della vittima decide di organizzare le forze del quartiere e di combattere la polizia finché non scoprirà chi sono stati i colpevoli. Un altro fratello, il maggiore, è un militare, e si trova diviso tra il suo lavoro (che è anche la sua missione), l’ambiguità delle forze dell’ordine nel trattare la questione e il quartiere, dove vive la sua famiglia in lutto.
Athena – La nostra recensione
Questo film è doloroso, spietato, commovente in maniera subdola. Si apre a una velocità folle, catapultandoci senza paracadute nella periferia parigina, violenta e disperata. Un gruppo di ragazzi incoscienti e impetuosi riesce a rubare un furgone della polizia. Si tratta di un colpo provocatorio e di una rappresaglia, ma anche di una faccenda pratica: nel furto si procurano anche un buon numero di armi. Il resto del film è un crescendo di violenza tremenda, di visual coinvolgenti e di grande effetto, di casermoni infuocati. Non c’è tempo di prendere fiato.
La tragedia è annunciata fin dal primo istante. Ci troviamo nel bel mezzo di una guerra civile. Da una parte il decoro, la sicurezza, l’ordine, la polizia e l’esercito, gli scudi e i caschi di protezione, ma anche il razzismo, le tecniche poco ortodosse di intervento, la diffidenza nei confronti di una parte della città considerata senza speranze, il dispiego esagerato di forze. Dall’altra un gruppo eterogeneo di quelli che alla fine della fiera sono ragazzini disperati, fomentati da un capo carismatico completamente accecato dal lutto e deciso a vendicarsi o ad autodistruggersi nel tentativo.
Athena vuole essere un film politico, ma la sua posizione si fa meno coraggiosa a ogni secondo che passa. Il caso è risolto, ma a che prezzo? A cosa è servito quell’exploit di violenza, oltre che a esarcebare una situazione già al limite? La polizia ha vinto, i poveri e gli emarginati hanno perso, una terza forza entra in gioco. Ed è la fine del film. Più che essere una riflessione politica e sociologica, o uno statement contro il razzismo istituzionalizzato e contro la situazione francese, quello che ci rimane è un film sul dolore, sulla famiglia, sugli ideali, sulla rabbia. Sul fatto che la realtà è sempre più complessa e stratificata di quanto siamo abituati a pensare per proteggerci, e che il dolore è una forza profondamente distruttrice e strumentalizzabile. Hanno tutti torto. Alcuni un po’ di più. Se adoperiamo questa chiave di lettura, Athena risulta sì commovente, amarissimo.
Il trailer italiano
La locandina
Il cast
- Dali Benssalah è Abdel
- Sami Slimane è Karim
- Anthony Bajon è Jérôme
- Ouassini Embarek è Moktar
- Alexis Manenti è Sébastien