Recensione Dollface su Disney+ via Star la comedy con Kat Dennings reduce da WandaVision
Arriva su Disney+ via Star dal 5 marzo con episodi settimanali Dollface una comedy con Kat Dennings, anche nel cast di WandaVision, prodotta da ABC Signature per Hulu negli Stati Uniti e rinnovata per una seconda stagione.
La serie è creata da Jordan Weiss che ha scritto la sceneggiatura subito dopo la laurea alla USC (University of South California) School of Cinematic Arts, di fatto è quindi la prima produzione realizzata dall’autrice.
La trama
All’improvviso Jules viene mollata dal fidanzato dopo una lunga relazione. Per anni si è dedicata solo a lui, tralasciando tutte le altre amicizie, soprattutto quelle femminili. Ora deve affidarsi alla sua immaginazione per rientrare letteralmente e metaforicamente nel mondo delle donne e riallacciare i rapporti con le amiche che aveva abbandonato da tempo. Nel primo episodio ricerca la sua ex migliore amica Madison e Stella uno spirito libero esuberante, provando a rientrare nelle loro vite.
Recensione Dollface – I nostri commenti
Devo fare una premessa, non sopporto Kat Dennings. Trovo i personaggi che interpreta tutti troppo simili, costruiti sulla sua fisicità prorompente, con dialoghi basati sulla sua reazione/provocazione e un’aria fintamente innocente. Questo però con la serie in questione c’entra solo per la mia reazione alla visione di Dollface e non con la resa generale della serie.
Il primo episodio di Dollface è piacevole, scorrevole e intelligente nelle sue trovate, provocatorio al punto giusto e con quel gusto dell’immaginazione, dell’irreale che penetra nel reale che rende tutto improbabile. Alcune scene non esistono nella realtà ma solo nell’universo della serie, sono interiezioni senza alcuna giustificazione, vicini alle scene di ballo di Crazy Ex-Girlfriend ugualmente improvvisi, ironici, inseriti nella narrazione ma senza esserne un elemento del continuum narrativo. Come detto nell’introduzione è il primo lavoro dell’autrice della serie, appena uscita dall’università e forse si vede proprio in questi manierismi divertenti, simpatici, ma troppo avulsi. Se queste parti sono costruite, lavorate, studiate, le altre sembrano un mix di situazioni già viste e provocazioni inutili (gli uomini nudi così all’improvviso e senza giustificazione, usati come oggetti fanno alzare diversi sopraccigli, soprattutto immaginando impossibile oggi per tutta la questione femminile e del corpo della donna, una situazione inversa..). Voto 6.5 Riccardo Cristilli
Il cast
- Kat Dennings: Jules Wiley
- Brenda Song: Madison Maxwell
- Shay Mitchell: Stella Cole
- Esther Povitsky: Izzy Levine
- Shelley Hennig: Ramona