Recensione Fargo 4 da lunedì 16 novembre su Sky Atlantic e in streaming su Now Tv.
A tre anni di distanza dalla precedente stagione torna Fargo con una quarta stagione da 11 episodi pronta al debutto dal 16 novembre su Sky Atlantic e in streaming su Now Tv (con doppio episodio).
Noah Hawley creatore della serie tv, ispirata al film omonimo, ci porta a Kansas City negli anni ’50 raccontando la faida tra gruppi criminali e in particolare tra gli afro-americani e gli italo-americani che per suggellare il patto si scambiano i figli minori. Nel cast Chris Rock e gli italiani Francesco Acquaroli, Salvatore Esposito, Gaetano Bruno.
L’intervista a Francesco Acquaroli tra Suburra e Fargo
La trama
Prima di scoprire i nostri commenti alla serie, proviamo a capire di che parla questa Fargo 4. La scena si sposta nel 1950 a Kansas City ed è introdotta dalla voce narrante della sedicenne Ethelrida Smutny che ci racconta la storia delle faide tra famiglia diverse di estrazioni diverse, per il controllo della criminalità. Fino ad arrivare agli italiani contro gli afroamericani che per suggellare l’alleanza si scambiano i figli più giovani.
Loy Cannon (Chris Rock) il capo della famiglia criminale afroamericana, cede il più giovane dei suoi figli, Satchel (Rodney Jones), al suo nemico Donatello Fadda (Tommaso Ragno), a capo della gang italo-americana. In cambio, Donatello cede il figlio minore Zero (Jameson Braccioforte) a Loy. La situazione è però costantemente in bilico e rischia di saltare. Quando Donatello muore in ospedale dopo l’incontro con una “strana” infermiera, Josto Fadda (Jason Schwartzman) raccoglie il testimone dal padre, ma i suoi sforzi per stabilizzare l’organizzazione sono resi vani dal fratello Gaetano (Salvatore Esposito), che nel frattempo si è unito alla famiglia a Kansas City dopo essersi distinto per crudeltà ed efferatezza in Italia. Da qui tutto parte intrecciando vite, omicidi e rivalità.
Recensione Fargo 4 I nostri commenti
Fargo lo conosciamo, ha un suo stile ben chiaro e definito che rispecchia quello del film da cui è tratto ma anche quello del suo creatore Noah Hawley. La capacità di dare un tocco surreale, sarcastico a ogni genere, dal crime di Fargo ai supereroi di Legion. Anche questa quarta stagione di Fargo non fa eccezione ma dopo un’attesa di tre anni resta il dubbio sulla necessità di questa nuova stagione. L’esigenza di esistere di questa nuova stagione è tutta sui suoi protagonisti Chris Rock, Francesco Acquaroli, Gaetano Bruno in particolare. La storia di questi gangster degli anni ’50, queste rivalità familiari assume connotati più universali rispetto alle precedenti, concentrandosi sulle vicende di chi è fuori dalla struttura capitalistica americana, di chi vorrebbe ma non può, di chi è trattato come outsider ma sogna il potere.
Il caos del caso, le coincidenze che stravolgono la vita qui sono più sfumate rispetto alle precedenti annate e forse questo rende tutto più “normale”, una gangster story che poggia su personaggi surreali, al limite del fumetto, quasi irreali. Come Gaetano e Josto interpretati da Salvatore Esposito e Jason Schwartzman, troppo carichi, troppo caricaturali per non risultare eccessivi, non per colpa delle loro ottime interpretazioni ma per una scrittura che li richiede così. L’equilibrio tra reale e comico rispetto alle altre stagioni di Fargo, in questa quarta è più difficile da trovare. Resta però un prodotto intelligente, curioso, che sfida lo spettatore chiedendogli di entrare in tutte le dinamiche che racconta, cercando i particolari, sfidando le convenzioni. Voto 6.5 Riccardo Cristilli
Questa quarta stagione di Fargo assomiglia più alla seconda che a prima e terza per il tema preponderante della malavita e del mondo dei gangster, che omaggia tanto i gangster movie classici quanto la filmografia dei Coen. C’è ancora il tema della casualità, ma non è più il focus, così come non è l’inettitudine umana, che aveva caratterizzato appunto le prime annate. Noah Hawley ci regala ancora personaggi esageratamente tragicomici che forse sono un po’ più macchiette delle stagioni precedenti, ma riescono comunque a sorprendere. Una menzione speciale alle interpretazioni di Chris Rock, Jason Schwartzman, Jack Huston, Jessie Buckley insieme ai nostrani Francesco Acquaroli e Salvatore Esposito. Voto 7.5 Federico Vascotto
Partiamo subito dal concetto fondamentale: questa quarta stagione di Fargo piacerà più ai fan della filmografia dei fratelli Coen che a chi ha amato le prime tre stagioni. Io per prima non sono una grande fan di questa serie, ma grazie al cast di questa season 4, nutrivo grandi aspettative. Aspettative personalmente non soddisfatte: una buona stagione, ma nulla più. Una sufficienza quindi, nonostante sperassi di dare un voto più alto.
La scrittura vacilla qua e là e il risultato finale, a mio avviso, è che tutto sia un po’ “troppo”. Troppa l’attesa dalla terza stagione a oggi, troppo caricati (ed eccessivamente caricaturali) i personaggi, troppo hype che alla fine non viene ripagato. Fargo 4 punta al racconto allegorico sul razzismo americano, tema gettonatissimo nella serialità contemporanea e dalle ottime potenzialità, ma stavolta il tentativo è riuscito a metà, soprattutto perché i personaggi non sono all’altezza delle stagioni precedenti. Voto 6 Giorgia Di Stefano
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Il cast e i personaggi di Fargo 4
- Chris Rock è Loy Cannon il capo dell’organizzazione afro-americana, un uomo sofisticato in un’era brutale
- Jason Schwartzman è Josto Fadda il più americano, non si è sudato la sua ricchezza e si vede
- Salvatore Esposito è Gaetano Fadda, rimasto in Italia ha combattutto per Mussolini, spietato e senza scrupoli
- E’Myri Crutchfiel è Ethelrida Smutny figlia di un bianco e di una nera, intelligente e saggia
- Ben Whishaw è Patrick Rabbi Milligan, è il figlio degli irlandesi che i Fadda avevano ricevuto come parte dell’accordo e che è rimasto tradendo la loro famiglia
- Jessie Buckley è Oraetta Mayflower infermiera un po’ stralunata, angelo della Misericordia
- Francesco Acquaroli è Ebal Violante consigliere di Donatello, poi dovrà gestire Josto e Gaetano
- Gaetano Bruno è Constant Calamita scagnozzo dei Fadda
- Jack Huston è Odis Weff poliziotto con disturbo ossessivo compulsivo
- Timothy Olyphant è un marshall senza scrupoli