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Recensione Fosse/Verdon: la nuova serie da Emmy da stasera su FoxLife

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Recensione Fosse/Verdon: la serie racconta la storia della ballerina Gwen Verdon e il coreografo Bob Fosse arriva da stasera su FoxLife alle 21:00

Partita negli Stati Uniti il 9 aprile, Fosse/Verdon è pronta a debuttare anche in Italia da stasera, 18 aprile, su FoxLife. La miniserie, composta da 8 episodi, andrà in onda ogni giovedì alle 21.00, e racconta la vita personale e artistica di Bob Fosse (Sam Rockwell) e Gwen Verdon (Michelle Williams), lui coreografo, ballerino e regista, e lei una delle ballerine più famose della storia americana. Recensione Fosse Verdon.

La serie sarà poi disponibile ondemand su Sky ed è possibile guardarla in diretta stasera anche su NowTV, e poi ovviamente anche on-demand.

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Fosse/Verdon, la trama

Bob Fosse e Gwen Verdon hanno scritto la storia dell’intrattenimento americano. Attraverso le coreografie di Fosse, la serie esplora gli angoli nascosti dello show business, il prezzo della grandezza e le sofferenze inflitte e patite in nome dell’arte.

La serie indaga anche aspetti meno noti della vita del leggendario coreografo, a partire proprio dal sodalizio artistico e umano con la moglie Gwen Verdon. Un rapporto messo continuamente alla prova dai ripetuti tradimenti di Fosse, ma durato fino alla morte del regista, avvenuta nel 1987 per un infarto.

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Bob Fosse e Gwen Verdon sono stati due dei più grandi talenti che Broadway abbia mai conosciuto. Di origini norvegesi, Fosse aveva due difetti fisici evidenti: i piedi non dritti e una calvizie che nascondeva sotto ai cappelli, sempre presenti nei suoi show. Seppe trasformare le sue imperfezioni in veri punti di forza, creando coreografie innovative, eleganti e molto delicate. La Verdon invece, classe infinita e fisico da modella, ha iniziato a danzare da giovanissima per combattere una grave forma di rachitismo, diventando col tempo una delle performer più complete e amate.

Recensione Fosse/Verdon: le prime (e definitive) impressioni

Credit: Eric Liebowitz/FX

Fosse/Verdon è una serie scritta, girata e recitata con il primario obiettivo di ottenere più nomination e premi possibili. E non è un difetto, anzi, la serie è perfettamente in linea con lo stile e l’impronta che il canale americano FX si è ritagliato in questi anni. Ossia la casa di serie intelligenti, con tanto stile ma che non dimenticano un aspetto fondamentale: l’intrattenimento. Infatti, realizzare una serie con il solo scopo di vincere premi diventa un problema solo quando non ha ritmo, e finisce per annoiare (qui c’era un riferimento chiaro a Sharp Objects di HBO, secondo il mio gusto personale ovviamente).

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Fosse/Verdon è il racconto della vita di due straordinari talenti, ma non è un semplice documentario/biopic sulla vita dei protagonisti, anzi, aggiunge anche tutto il processo di creazione di uno spettacolo teatrale,che rende la serie interessante e facile da seguire, almeno da quanto risulta dopo la visione dei primi due episodi.

Straordinari entrambi i protagonisti nei loro rispettivi ruoli. In particolare Sam Rockwell è perfetto nel far capire allo spettatore quella situazione di rivalità, senza neanche parlarne, che per forza di cose esiste nella coppia ma che nessuno dei due ammette. Sicuramente sentiremo parlare molto di Fosse/Verdon, Sam Rockwell e Michelle Williams nell’imminente stagione degli Emmy (e tutto il resto). Voto 8

Davide Allegra
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La miniserie Fosse/Verdon ci porta nel mondo di Bob Fosse e Gwen Verdon, nei meandri della loro vita, della loro passione reciproca e verso quello che stanno facendo. Ballare, recitare, il musical per loro è come respirare e si percepisce in ogni singolo passaggio delle interpretazioni di Sam Rockwell e Michelle Williams. Un lavoro preciso, minuzioso, impeccabile in ogni movimento.

Non imitativo (o forse anche imitativo non è questo il punto), sono Bob e Gwen ma sono incarnazioni di due figure: lui il tormentato sognatore, che riversa la voglia di ballare sugli altri, dando vita a coreografie indimenticabili, amante dell’amore e delle donne, irrefrenabile nell’inseguire la sua passione; lei fragile e tosta, umana e sovraumana, maschera e reale in un continuo tira e molla tra sopra e sotto il palco, irrefrenabile, appassionata, a suo modo unica.

Ogni puntata (almeno stando alle prime due) è costruita intorno a uno spettacolo teatrale o a un film da realizzare, non è importante la cronologia, che balla sullo schermo come sul palco, quanto il racconto delle loro passioni. I personaggi si sviluppano intorno a quello che fanno, al modo di reagire agli imprevisti, di affrontare la realtà. La costruzione della messa in scena, del numero musicale, del canto e della recitazione è tra gli aspetti che rendono Fosse/Verdon una miniserie da non perdere. Voto 8

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Riccardo Cristilli

Il Cast

Nel cast accanto a Michelle Williams e Sam Rockwell anche Norbert Leo Butz (Bloodline) nel ruolo del premio Oscar Paddy Chayefsky. Margaret Qualley (The Leftovers) nella parte della ballerina Ann Reinking. Evan Handler (Sex & The City; Californication) che interpreta Hal Prince, produttore e regista teatrale. E ancora Bianca Marroquin (Chicago) è Chita Rivera considerata insieme a Gwen Verdon la massima interprete delle coreografie di Bob Fosse. Liza Minnelli è interpretata da Kelli Barrett (The Punisher).

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Il trailer

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Fosse/Verdon è la prossima serie di cui sentiremo parlare nella prossima stagione degli Emmy (e Golden Globe e compagnia bella), è perfetta e cosa più importante: intrattiene. La miniserie è in onda in Italia su FoxLife dal 18 aprile 2019.Recensione Fosse/Verdon: la nuova serie da Emmy da stasera su FoxLife