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Recensione The Crown stagione 4, continua il viaggio nella storia dei reali inglesi

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Recensione The Crown stagione 4. La nuova stagione dal 15 novembre su Netflix continua il suo viaggio nella storia dei reali inglesi senza lasciare mai nulla al caso, sfiorando la perfezione.

Da domenica 15 novembre su Netflix arriva la quarta stagione di The Crown, che continuerà il suo viaggio nella storia, emotiva e non, dei Reali inglesi. Siamo verso la fine degli anni settanta quando le elezioni vengono vinte dalla prima ministra Margareth Tutcher, interpretata da Gillian Anderson. Nello stesso periodo il principe Carlo ha più di trent’anni ed è necessario che trovi una donna da sposare, ed è così che entra in scena Lady Diana.

Queste sono solo due novità di spicco della quarta stagione di The Crown, quelle che probabilmente verranno ricordate di più, per la storia e per l’interpretazioni degli attori. La quarta stagione è composta da 10 episodi ed è stata scritta, come le altre dal creatore Peter Morgan.

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The Crown, stagione 4 – La Trama

Nella quarta stagione si andrà a coprire il periodo che va dal 1977 al 1990. Mentre gli anni ‘70 stanno volgendo al termine, la regina Elisabetta (Olivia Colman) e la sua famiglia sono occupati a salvaguardare la linea di successione, assicurandosi di trovare la sposa più adatta per il principe Carlo (Josh O’Connor), che a 30 anni è ancora celibe. La nazione inizia a risentire dell’impatto delle politiche di divisione introdotte da Margaret Thatcher (Gillian Anderson), la prima donna inglese investita della carica di primo ministro.

Tra lei e la regina sorgono tensioni che peggioreranno quando la Thatcher guiderà il Paese nella guerra delle Falkland, generando conflitti all’interno del Commonwealth. Mentre la storia d’amore tra Carlo e una giovane Lady Diana Spencer (Emma Corrin) regala una favola estremamente necessaria all’unione del popolo britannico, a porte chiuse, la famiglia reale è sempre più divisa.:

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Recensione The Crown stagione 4 – I nostri commenti

Conosciamo la serie ormai da quattro anni, e qui abbiamo più volte ribadito le sue qualità, ossia la capacità della serie di umanizzare dei “personaggi” pubblici che noi, dall’esterno, abbiamo sempre visto protagonisti di gossip o notizie futili. The Crown è un viaggio nella storia emotiva della dinastia moderna dei Windsor. Emotiva perchè cerca di spiegare in un universo parallelo ma probabilmente molto vicino alla realtà, il peso che queste persone devono sostenere per tenere alti gli standard della Corona, intesa come istituzione.

Nella quarta stagione The Crown continua a seguire questo modello, ormai consolidato, dando più spazio agli eventi personali che hanno cambiato la famiglia reale nel tempo, e un po’ meno spazio agli eventi socio-economici del paese, parte fondamentale delle precedenti stagioni. E anche quest’anno, grazie a una scrittura che tutti dovrebbero invidiare, abbiamo quei momenti e quei personaggi che spiccano: Lady Diana interpretata dalla dolcissima Emma Corrin e Margaret Thatcher dalla potentissima Gillian Anderson. Due personaggi diversissimi tra di loro, interpretati da due attrici altrettanto diversissime, la prima raffinata e elegante, ma con serissimi problemi che partono dalla solitudine che ha dovuto sopportare, un altissimo costo da pagare, una pedina di un mondo impossibile. Quello di Lady Diana è un ruolo sicuramente complicatissimo per un attore giovane, ma Emma Corrin riesce nell’intento, anche con un semplice sguardo che vale più di mille parole.

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Per il personaggio di Margaret Thatcher invece c’è un lavoro straordinario dietro, svolto da un’attrice che non ne sbaglia una, Gillian Anderson che nelle movenze, nel tono di voce, nelle smorfie, fa sembrare questo lavoro una semplice passeggiata in un lungomare, allontanando lo spettro della mera imitazione che in questi casi è sempre dietro l’angolo. Gillian Anderson è diventata Margaret Tatcher, non la imita. Queste sono le qualità di una serie che rasenta i limiti massimi della perfezione: ottima scrittura, ottima interpretazione e l’esistenza di una vision, quella capacità di scegliere correttamente le persone adatte per quei ruoli. Davide Allegra – Voto 9

Talvolta la parola capolavoro viene usata a sproposito. Qui no. The Crown è un capolavoro: di scrittura, di recitazione, di regia, di messa in scena. The Crown è di gran lunga la serie tv migliore in circolazione, capace di unire la forza delle miniserie con la passione della lunga serialità. Perchè ogni stagione sa rinnovarsi, introdurre nuovi temi e nuovi personaggi ma portando avanti la storia di una famiglia, di un regno, di una nazione. Un royal family drama in cui ogni personaggio si evolve secondo una linea ben precisa. Oltre alle due magnifiche aggiunte di stagione (Thatcher e Diana) questa è la stagione del Principe Carlo, una figura che forse conosciamo poco, che abbiamo sempre visto offuscato dalla madre, poi dalla moglie, poi dal figlio, poi dal nipote. L’eterno erede diventato prima barzelletta che Re.

The Crown fa emergere in modo perfetto la figura di un uomo complesso, pieno di fragilità e insicurezze, tormentato per un amore impossibile, sensibile, profondamente umano anche nei suoi difetti. Un uomo che non ha mai conosciuto l’affetto e non sa come dare l’affetto. E proprio qui risiede la forza di The Crown che ha sempre bilanciato sapiente il personale e il globale, l’intimo e il nazionale. Gli eventi della storia, della realtà si fondo con quelli della famiglia, in un continuo interscambio. La Lady di Ferro resa con un’interpretazione fisicamente coinvolgente da Gillian Anderson è una donna in pena per il figlio preferito, che vuole cucinare per i suoi ministri, per i suoi consiglieri, che lo sente come un dovere istituzionale. Adesso saremo in pena per due anni in attesa di vedere i nuovi attori prendere questi amati personaggi. Riccardo Cristilli Voto 10

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Il Cast

Oltre a Olivia Colman che torna nei panni della Regina Elisabetta, nella quarta stagione ritroveremo Helena Bonham Carter nel ruolo della principessa Margaret e Tobias Menzies in quello del duca di Edimburgo. Josh O’Connor è nuovamente il principe Carlo, Erin Doherty è la principessa Anna, Emerald Fennell è Camilla Parker Bowles, Marion Bailey è la Regina Madre, Georgie Glen è Lady Fermoy, con Tom Byrne che veste i panni del principe Andrea, Angue Imrie quelli del principe Edoardo e Charles Dance quelli di Lord Mountbatten.

Tra le novità della stagione spiccano Emma Corrin, nei panni della principessa Diana, e la Margaret Thatcher di Gillian Anderson. Recensione The Crown stagione 4

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The Crown la quarta stagione dal 15 novembre su Netflix continua il suo viaggio nella storia dei reali inglesi senza lasciare mai nulla al caso, sfiorando la perfezione.Recensione The Crown stagione 4, continua il viaggio nella storia dei reali inglesi