Recensione Vita Da Carlo su Amazon Prime Video da oggi 5 novembre
Vita da Carlo è un film di Carlo Verdone con tutti i suoi elementi caratteristici, dall’amore, all’ironia alla malinconia, spezzettato in 10 episodi di poco più di 20 minuti, in cui l’attore, regista e autore, trasforma se stesso in uno dei suoi personaggi. La serie tv piacerà ai fan dell’attore, a quelli che lo fermano per strada per un selfie e che conoscono a memoria le sue battute. Gli altri fanno prima a cercare altro nel catalogo di Amazon Prime Video.
La commedia in 10 episodi che debutta oggi 5 novembre in streaming su Amazon Prime Video è uno spaccato della vita romanzata di Carlo Verdone che insieme ai suoi fidati sceneggiatori Nicola Guaglianone, Menotti, Pasquale Plastino, ha cercato di dare una forma ai tanti aneddoti che racconta in ogni ospitata tv (qui i dettagli su cast e sulla trama).
La divertente malinconia della star
Quasi ogni puntata di Vita da Carlo include una scena del protagonista da solo, mentre mangia sconsolato, mentre guarda malinconico la sua città dalla meravigliosa terrazza della sua casa, fumando in quel modo iconico dei suoi personaggi. La profonda malinconia della star privilegiata, sempre pronta ad aiutare tutti, fino al punto di sfiorare l’idea di fare il sindaco di Roma, ma che finisce sempre per restare da solo, abbandonato.
I sogni politici, romantici, lavorativi, si infrangono sulla realtà di un uomo prigioniero del suo stesso personaggio, anzi nel caso di Verdone, dei suoi personaggi, ciascuno capace di restare impresso nella mente dei fan con una battuta, una scena. E consapevole di questo Carlo Verdone non rinuncia a inserire questi momenti iconici ma riempiendoli di verità, con la forma di un racconto ossessivo che perseguita l’uomo Carlo.
Ma come nei tipici film di Carlo Verdone questo profondo senso di malinconia e solitudine che accompagna i suoi personaggi è avvolto in un contesto divertente e spensierato in cui prevale quella risata ironica e pungente sui difetti della contemporaneità. Soprattutto nella seconda metà della serie si ride di gusto per le situazioni che capitano all’uomo Carlo e con i personaggi che incontra. Particolarmente riuscita la scelta di affiancargli come spalle Max Tortora e Chicco il fidanzato della figlia, sgangherato ragazzo dal cuore buono, ma anche la governante ereditata dal padre e pronta a tenere in riga la casa.
Vita da Carlo ha tanti difetti
Vita da Carlo ha però tanti difetti, su tutti quell’assenza di fluidità del racconto che si ritrova anche nei film di Verdone e che sembra un po’ essere la sua cifra caratteristica. La serie vive di un accostamento di scene che a tratti appare confuso con momenti che appaiono inseriti in modo errato.
Nelle prime puntate si fatica a trovare un senso a tutta l’operazione, oltre l’idea di costruire una successione di gag dalla vita di Carlo Verdone, come se non si fosse trovato il modo giusto per rendere fluida l’introduzione delle vicende. Alcuni personaggi e relative storie appaiono più dettati dalla necessità di riempire che da vero interesse per le loro vicende (su tutti il figlio di Carlo).
Alla fine però la comicità innata, la gestualità di Carlo Verdone salva tutta la baracca e porta a casa un prodotto magari non proprio attuale, non così adatto a una piattaforma di streaming ma capace di conquistare sicuramente una fetta di pubblico adulto e/o di amanti del mondo di Carlo Verdone. E se l’obiettivo (come immaginiamo) era questo, allora l’operazione è perfettamente riuscita. Voto 7+