Recensione Sweet Tooth, la storia del bambino cervo in un mondo distrutto tratta dai fumetti Vertigo – DC e prodotta da Robert Downey Jr.
Girata nel pieno di una pandemia mondiale in Nuova Zelanda, arrivato il 4 giugno su Netflix Sweet Tooth, la serie tv tratta dai fumetti DC scritti da Jeff Lemire , ambientata in un mondo in cui dopo una pandemia nascono dei bambini ibridi uomo-animale. La serie è prodotta da Jim Mickle, Beth Schwartz, Robert Downey, Jr., Susan Downey, Amanda Burrell e Linda Moran.
Narrata in originale da James Brolin, la serie è scritta da Jim Mickle regista anche dei primi episodi e inizialmente era in lavorazione per Hulu, prima di esser presa da Netflix che la distribuisce con Warner Bros in produzione. Nel giro di poche settimane ha conquistato il pubblico italiano entrando nella Top Ten dei più visualizzati.
Il grande Crollo – La trama
Al centro di Sweet Tooth c’è un mondo devastato da una pandemia misteriosa (di cui con il passare delle puntate si saprà sempre di più) e dall’improvvisa nascita di bambini ibridi metà uomo e metà animale. La serie è ambientata dieci anni dopo quello che viene chiamato “Il Grande Crollo” e seguiamo l’evoluzione del mondo attraverso gli occhi di Gus cresciuto dal padre isolato in una foresta. Dopo la sua morte l’incontro con Jepp gli cambia la vita e gli farà vivere una nuova avventura alla ricerca della madre.
In parallelo seguiamo la vita di un medico che fa di tutto per proteggere la moglie e di una donna che dopo il crollo decide di rifugiarsi in uno zoo abbandonato, restando fuori dal caos del mondo e finendo per accudire una bambina ibrida.
I nostri commenti
Sweet Tooth è dolce come suggerisce il titolo ma sa essere affilata come un canino. Una favola distopica che solo in apparenza potrebbe essere scambiata per un prodotto per bambini, con uno stile che rimanda a quel mondo e al fumetto sia visivamente (maschere, colori, costumi) che nella scelta del narratore e del suo stile da racconto fiabesco. Con un tocco delicato ma che sa essere travolgente, ci racconta la scoperta di un mondo assurdo e spietato da parte di un bambino cresciuto in isolamento e braccato da chi ha paura di lui, ritenendo gli ibridi come parte del problema che ha sterminato l’umanità.
Un’umanità incapace di essere umana che elimina il diverso e il malato, trovando rifugio nelle più bieche forme di autoritarismo, come spesso, purtroppo, capita in situazioni d’emergenza. La forza bruta che soffoca la scienza. Senza la durezza di quel gioiello di Anna di Sky, fa quasi impressione vedere queste due serie tv che sembrano distorcere una realtà che stiamo vivendo e pensare che siano in realtà nate sia come serie che come prodotti editoriali, prima dell’esplosione della pandemia. Perchè le conseguenze della distruzione della natura in atto sono inevitabili e tema centrale nell’immaginario degli autori. Menzione d’onore per Will Forte nei panni del padre di Gus, la sua capacità di unire il comico al tragico è notevole. Voto 7.5 Riccardo Cristilli
A colpire in Sweet Tooth è soprattutto il contrasto, diverso dalla controparte fumettistica a cui si ispira, fra l’impostazione fiabesca della storia – con tanto di voce narrante onnisciente, anche perché vista attraverso gli occhi di un bambino, anche se bambino-cervo – e la crudezza è crudeltà del mondo che circonda il protagonista, allo sbando e nel terrore dopo lo scoppio di una pandemia così diversa eppure così simile a quella che stiamo vivendo. Sarà lo sguardo distopico che ci sembra far guardare nel nostro specchio, sarà la fotografia e gli effetti speciali e visivi utilizzati azzeccati, ma questa serie è un interessante e originale controbilanciamento dolce amaro di due anime. Voto 7,5 Federico Vascotto.
Il cast
- Christian Convery è Gus
- Nonso Anozie è Tommy Jepperd
- Adeel Akhtar è la dottoressa Aditya Singh
- Will Forte è il padre di Gus
- Dania Ramirez è Aimee
- Neil Sandilands è General Steven Abbot
- Stefania LaVie Owen è Bear
- Aliza Vellani è Rani Singh
- Mia Artemis è Tiger