Samaritan è un film. E su questo non ci piove. Senza dubbio un prodotto audiovisivo. Un lungometraggio di genere drammatico-supereroistico diretto da Julius Avery e scritto da Bragi F. Schut. Prodotto da Metro-Goldwyn-Mayer e Balboa Productions, è l’adattamento per il grande schermo del fumetto omonimo. E fin qui ci siamo. Samaritan il film con Sylvester Stallone è disponibile dal 26 agosto su Prime Video e stasera è in tv su Rai 4, martedì 1 ottobre.
Samaritan, la trama
Sam è un tredicenne sfortunato. Il padre è morto e la madre fa di tutto per fargli avere una vita dignitosa lavorando duro. Spesso è da solo, e la vita della periferia per un ragazzino sveglio ma piccolo come lui sa essere particolarmente crudele. Spesso, infatti, per fare qualche soldo, si trova coinvolto in attività al limite del legale, diventando spesso il piccolo minion dei delinquenti della città.
Nel tempo libero, Sam sogna di ritrovare Samaritan. Venticinque anni prima, infatti, la città in cui vive aveva assistito a una battaglia tra due fratelli con i superpoteri, Samaritan e Nemesis. Tutti credono che siano morti entrambi, ma Sam è convinto che Samaritan sia vivo ed è disposto a tutto per ritrovarlo. Non sa quanto ci è vicino.
Samaritan – Recensione
Se Samaritan fosse stato un film animato, magari sullo stile di Spider-Man: Into the Spider-Verse, il nostro voto sarebbe stato esponenzialmente più alto. La storia è abbastanza essenziale ma ha potenziale, a livello di messaggi e significati. Il colpo di scena finale è telefonato al punto giusto, se stai attento riesci a percepirlo appena prima che succeda. I personaggi sono esteticamente connotati in maniera abbastanza ingenua: il cattivo ha la barba legata e i capelli platino, lui e la sua gang condividono lo stesso tatuaggio sul volto. Il nostro piccolo protagonista indossa sempre lo stesso giubbotto azzurro troppo largo e le stesse sneakers rosse e bianche. Il parchetto di cemento e metallo davanti cui vive, con la sua giostra gialla e arrugginita, ti si fissa sulle retine. É l’ambientazione perfetta per un cartone animato. Samaritan-Stallone è tormentato e tenebroso e non si leva mai il cappuccio dalla testa. I dialoghi sono ad essere generosi essenziali, il livello di recitazione è mediocre.
Se prendiamo tutto questo e lo shakeriamo, trasformandolo chissà come in un cartone animato da 1 ora e 20, il risultato è interessante e forse anche funzionante. Purtroppo però non abbiamo uno shaker magico per prodotti di intrattenimento su schermo, e purtroppo questo resta un film banale, superato, obsoleto, macchinoso e cigolante. Se lo avessimo visto al cinema, avremmo rimpianto i soldi del biglietto. Una chicca per addolcirvi la bocca: Moisés Arias, l’attore che interpreta il capetto della gang con le treccine bicolori, non è altro che Rico, di Hannah Montana. Lo avevate riconosciuto?
Recensione di Priscilla Lucifora
Il cast
- Sylvester Stallone è Joe Smith / Samaritan
- Javon Walton è Sam Cleary
- Martin Starr è Albert Casier
- Moisés Arias è Reza Smith
- Dascha Polanco è Tiffany Cleary
- Pilou Asbæk è Cyrus
- Jared Odrick è Farshad
- Michael Aaron Milligan è Tuna