Lo sciopero degli sceneggiatori è ancora in corso e non sembra possa concludersi rapidamente. A breve potrebbero aggiungersi anche gli attori. Il contratto degli attori di Hollywood legati al sindacato SAG-AFTRA è scaduto ma è stato prorogato per portare avanti le trattative. Un precedente risale al 1980 quando gli attori protestarono per trovare un accordo sui guadagni dalle pay-tv e le videocassette.
Oggi gli attori chiedono maggiori garanzie in uno scenario stravolto da lunghe pause e stagioni ridotte che non permettono a tutti gli attori di mantenere un livello di benessere adeguato. Naturalmente non i grandi nomi da centinaia di migliaia di dollari a episodio, ma il mondo delle comparse, dei ricorrenti, di chi riempie le scene. E poi, come gli sceneggiatori, anche gli attori vorrebbero una fetta dei residuali, i guadagni che arrivano dalle varie piattaforme e dall’estero. Gli attori temono il rischio dell’intelligenza artificiale (e l’episodio di Black Mirror in questo è profetico). Contestano inoltre l’abuso dei provini pre-registrati in autonomia che non garantiscono la giusta qualità del prodotto oltre che prevedono spese da parte degli attori.
Le conseguenze di uno sciopero degli attori
Uno sciopero degli attori potenzialmente ha conseguenze più pesanti di quello degli sceneggiatori. Attualmente molte produzioni si sono fermate perchè in solidarietà gli attori non hanno voluto attraversare i picchetti, ma potenzialmente sarebbero potute andare avanti, come dimostra Ryan Murphy con American Horror Story. Con uno sciopero degli attori si fermerebbero anche loro.
Non solo ma si bloccherebbero anche quelle produzioni che vengono girate all’estero come House of the Dragon, Andor, Industry, The Palace, Il signore degli Anelli ma anche Doctor Who a seguito del coinvolgimento di Disney+ nella produzione. Tutta ferma, ovviamente la tv generalista americana. Insomma sarebbe un altro duro colpo e sarà necessario l’intervento dei dirigenti dei diversi studi per superare la situazione.
Stessa situazione nei film dove già ci sono stati degli spostamenti nei rilasci Disney a seguito dello stop degli sceneggiatori. Si fermerebbero produzioni come Gladiator 2, Venom 3, Bad Boy 4, Beetlejuice 2 anche quindi quei titoli che sono in lavorazione fuori dagli Stati Uniti. Gli Emmy rischiano di slittare a gennaio 2024 e il prossimo Comic-Con non avrebbe attori e le presentazioni dei film come Barbie o Oppenheimer potrebbero vedere una scarsa partecipazione di attori. Sarebbero colpiti anche i festival internazionali come Venezia dove gli attori americani non andrebbero.