#TBT – Throwback Thursday in serie: Alla (ri)scoperta di… Boardwalk Empire
Nuovo appuntamento 2021 con la rubrica settimanale di Dituttounpop che fa un tuffo nel passato, dedicata alla riscoperta di drama e comedy più o meno “storici”, ma anche del passato recente, che arrivano in catalogo sui vari servizi streaming o anche piccole grandi chicche seriali e che quindi potrete recuperare con delle belle maratone di binge watching. Stavolta tocca a Boardwalk Empire.
Boardwalk Empire: la mafia uccide solo ad Atlantic City
«Atlantic City, 1920. Quando l’alcool fu messo fuorilegge, i fuorilegge divennero i re.»
Nel nuovo appuntamento del #TBT seriale peschiamo dal catalogo di Sky Box Sets / NOW TV per (ri)scoprire Boardwalk Empire, il period mafia drama HBO che aveva portato in tv Martin Scorsese.
Creata da Terence Winter, già autore e vincitore di 4 Emmy con I Soprano per HBO, Boardwalk Empire raccontava la mafia ai tempi del proibizionismo ad Atlantic City e andò in onda per cinque stagioni dal 2010 al 2014.
Lo show trae ispirazione dal saggio Boardwalk Empire: The Birth, High Times, and Corruption of Atlantic City di Nelson Johnson, a sua volta ispirato dalla vita di Enoch L. Johnson, vero politico e criminale del tempo. La serie combina fatti storici realmente accaduti e finzione in modo equilibrato e ben amalgamato – tra i personaggi più noti ricordiamo l’Al Capone alle prime armi meravigliosamente interpretato da Stephen Graham – e altri come Arnold Rothstein e Lucky Luciano.
L’episodio pilota è diretto da Martin Scorsese (che tornerà alla regia nella terza stagione facendo sentire la propria impronta), che ha prodotto la serie assieme a Winter e all’attore Mark Wahlberg. L’episodio ha la durata speciale di un’ora e dieci e fu presentato fuori concorso al Festival Internazionale del Film di Roma 2010. La serie poi andò in onda tra Sky Cinema, Sky Atlantic e in chiaro Rai4 e Rai Movie (per l’impronta cinematografica che con Scorsese si portava dietro). Se con I Soprano Winter aveva scritto uno dei finali più discussi e divisivi della storia della tv, con Boardwalk ha optato per una perfetta chiusura del cerchio.
Boardwalk Empire, i ruggenti anni ’20
Il “boardwalk” del titolo si riferisce alla passerella di legno che si affaccia sulla spiaggia di Atlantic City, dirimpetto all’oceano. Una passerella completamente ricostruita (e ad un certo punto fatta saltare in aria nel corso della serie) come d’uso ad HBO con le location, visto anche il budget di 18 milioni di dollari, per rendere più realistico e “vissuto” dagli attori il set, con un effetto senza eguali nella messa in scena e nel risultato finale in tv.
Nel corso delle cinque stagioni la serie ha vinto 20 Premi Emmy su 57 nomination totali.
Atlantic City, 1920. Con l’entrata in vigore del Proibizionismo, Enoch “Nucky” Thompson (l’Enoch realmente esistito di cui parlavamo prima, interpretato da Steve Buscemi), in parte boss mafioso e in parte politico corrotto, ordisce un piano per rendere ricco lui e i suoi soci vendendo il liquore divenuto illegale. Nel frattempo, Jimmy Darmody (il Michael Pitt di Dawson’s Creek), suo ex-protetto, torna a casa dopo aver combattuto nella Grande Guerra e inizia a frequentare un poco più che ventenne Al Capone (Graham).
Ciò che colpisce del serial non sono solo i rapporti sempre pieni di chiaroscuri fra i personaggi ma anche l’ambientazione e la colonna sonora anni ’20 che rendono tutto incredibilmente affascinante e curato. Interessanti e sfaccettati i personaggi femminili, non sempre ad uso e consumo di quelli maschili come la società voleva, su tutti quelli di Kelly Macdonald e Gretchen Mol, la “donna di Nucky” e la madre di Jimmy. Una scrittura che cura evoluzioni e storyline per tutti i personaggi, sia reali che finzionali.
La serie lanciò/riconfermò la bravura di molti attori più o meno trasformisti (su tutti Jack Huston che abbiamo visto di recente in Fargo 4) che verranno riutilizzati in altre serie HBO come Shea Whigham (visto in Perry Mason) o Michael Shannon e Michael Kenneth Williams (Lovecraft Country) e Jeffrey Wright (Westworld). O ancora un giovane Charlie Cox (Daredevil) e Vincent Piazza presto proprio da I Soprano. Eccone una carrellata:
La sigla
La sigla di Boardwalk Empire mescola l’acqua dell’oceano, che tutto porta e tutto toglie con la corrente, all’alcol simbolo del proibizionismo trasportato spesso anche tramite navi, al protagonista Steve Buscemi di cui vengono mostrati i dettagli che lo contraddistinguono e richiamano l’epoca, come il cappello, le scarpe, i vestiti e la sigaretta/sigaro, a testimonianza del potere che potrebbe essergli tolto da un momento all’altro.
Il cast
- Steve Buscemi è Enoch “Nucky” Thompson
- Michael Pitt è James “Jimmy” Darmody
- Kelly Macdonald è Margaret Schroeder
- Michael Shannon è Nelson Kaspar Van Alden
- Shea Whigham è Elias “Eli” Thompson
- Aleksa Palladino è Angela Darmody
- Michael Stuhlbarg è Arnold Rothstein
- Stephen Graham è Alphonse Gabriel “Al” Capone
- Vincent Piazza è Charles “Lucky” Luciano
- Paz de la Huerta è Lucille “Lucy” Danziger
- Michael Kenneth Williams è Albert “Chalky” White
- Anthony Laciura è Edward Anselm “Eddie” Kessler
- Paul Sparks è Mieczyslaw “Mickey Doyle” Kuzik
- Dabney Coleman è Comm. Louis Kaestner
- Jack Huston è Richard Harrow
- Gretchen Mol è Gillian Darmody
- Charlie Cox è Owen Sleater
- Bobby Cannavale è Giuseppe Colombano “Gyp” Rosetti
- Ron Livingston è Roy Phillips
- Jeffrey Wright è Dr. Valentin Narcisse
- Ben Rosenfield è William “Willie” Thompson