#TBT – Throwback Thursday in serie: Alla (ri)scoperta di… Bones
Nuovo appuntamento con la rubrica settimanale di Dituttounpop che fa un tuffo nel passato, dedicata alla riscoperta di drama e comedy più o meno “storici”, ma anche del passato recente, che arrivano in catalogo sui vari servizi streaming o anche piccole grandi chicche seriali e che quindi potrete recuperare con delle belle maratone di binge watching. Stavolta tocca a Bones.
Bones, Booth e Brennan: la regola della “B”
Questa settimana rimaniamo nel passato recente e nel procedurale alternativo dopo The Good Wife con Bones, il crime soap di FOX andato in onda per dodici stagioni dal 2005 al 2017 e da poco approdato interamente su Amazon Prime Video.
Temperance Brennan (Emily Deschanel, la sorella maggiore di Zooey), soprannominata “Bones” (“ossa”) da Booth stesso, è un’antropologa forense che parte dalla sua bravura e competenza nell’analisi di resti umani per risolvere casi di omicidio insieme all’agente dell’FBI Seeley Booth (David Boreanaz post-Angel in un ruolo altrettanto iconico).
L’idea della serie nasce dal personaggio letterario omonimo ideato dall’antropologa forense (guarda un po’) Kathy Reichs. Il creatore Hart Hanson ha fatto suo il personaggio modellandolo e facendolo evolvere negli anni e nel corso delle stagioni, così come il rapporto fra Booth e Brennan. In Italia ha avuto una messa in onda un po’ ballerina fra tv in chiaro e satellitare, che si dividevano la prima tv fra Fox, FoxLife e Rete4.
Al centro della serie una delle coppie più affiatate della tv, che hanno una fanbase al pari di Mulder e Scully e Castle e Beckett: Booth e Brennan. Lui divorziato ma credente e religioso, fedele alla catena di comando, lei single che crede solo nella scienza piuttosto che nei rapporti umani, e sempre pronta a sfidare l’autorità perché si crede la più intelligente nella stanza per via del suo QI superiore. Meno brava nei rapporti umani, in cui Booth ha più esperienza: i due si completano e stimolano a vicenda. Memorabili infatti sono i dialoghi e gli scambi di battute al fulmitocone su temi universali quali religione, morte, e così via fra i due in macchina, o mentre stanno indagando su un caso.
Ambientata a Washington, visto il lavoro all’FBI di Booth, la serie è in realtà girata a Los Angeles e Bones e la “sua” squadra lavorano al Jeffersonian Institute, che è ispirato allo Smithsonian Institution e alla sua reale collaborazione con l’FBI. Per gli esterni dell’immaginario Istituto Jeffersonian sono stati usati il Natural History Museum di Los Angeles e il Wallis Annenberg Building dell’University of Southern California, mentre gli interni sono stati appositamente costruiti nello studio 20th Century Fox del quartiere losangelino di Century City. Il cast ha fatto anche però una tappa a Londra in trasferta, in occasione della doppia premiere della quarta stagione, girando anche a Oxford oltre che nella capitale inglese.
Per quanto sia un procedurale da caso della settimana, lo show si è sempre distinto per essere molto legato ai rapporti fra i personaggi, non solo Booth e Brennan ma anche il resto della squadra, e per la particolarità di basare sempre la gran parte delle indagini sulle ossa, che non mentono mai, “a differenza delle persone”, come direbbe Bones.
Crossover e spin-off alternativi
Anche i crossover sono originali in Bones. La scrittrice e produttrice Kathy Reichs appare in un cameo nell’undicesimo episodio della seconda stagione, “Il doppio volto della fede”, nel ruolo della professoressa Constance Wright, un’antropologa forense (again) della commissione di laurea di Zack Addy. Nel quindicesimo episodio della seconda stagione, “Delitto per delitto”, si scopre invece che la protagonista dei libri di Brennan (che scrive libri proprio come la Reichs) è proprio la Reichs (meta-televisione portami via).
Nel settimo episodio della quinta stagione, “Uno strano chef”, su una lavagna luminosa si vede una radiografia di Homer Simpson. Questo perché Dan Castellaneta, voce originale di Homer, ha un piccolo cameo nella puntata, parte dell’iniziativa all’epoca per festeggiare il ventennale dei Simpson “Scavenger Hunt“.
Nel 25º episodio della quarta stagione, “Desiderio di maternità”, Bones si incrocia inaspettatamente di nuovo con l’Animation Domination, più precisamente con I Griffin: nell’episodio, Booth è vittima di allucinazioni e si ritrova più volte a conversare con Stewie Griffin. Il crossover termina nel 7º episodio della nona stagione de I Griffin, “Road to the North Pole”, dove David Boreanaz appare a Stewie e Brian come l’amichevole “Aurora Boreanaz”.
Il 5º episodio dell’undicesima stagione, invece, “Esperimenti mortali”, è la prima parte di un crossover con la serie tv soprannaturale Sleepy Hollow, che si conclude nel 5º episodio della terza stagione di quest’ultima, “Gli zombie non parlano”.
C’è stato anche un tentativo di spin-off per la serie, non andato oltre una stagione però. All’interno della sesta annata di Bones, è stato trasmesso l’episodio “La mappa del tesoro”, backdoor pilot che ha introdotto i personaggi dello spin-off Il risolutore (The Finder). Protagonista della nuova serie era Walter Sherman (Geoff Stults), un veterano della guerra d’Iraq e compagno d’armi di Booth.
La sigla
Generalista e procedurale con i vari membri del cast ma anche particolare per i dettagli del corpo umano e delle ossa che mostra, la sigla di Bones è accompagnata dalla canzone strumentale scritta e realizzata appositamente per lo show dal duo musicale statunitense The Crystal Method.
Il cast
Emily Deschanel è Temperance “Bones” Brennan
David Boreanaz è Seeley Joseph Booth
Michaela Conlin è Angela Montenegro
T. J. Thyne è Jack Hodgins
Jonathan Adams è Daniel Goodman
Eric Millegan è Zack Addy
Tamara Taylor è Camille “Cam” Saroyan
John Francis Daley è Lance Sweets
John Boyd è James Aubrey
Michael Grant Terry è Wendell Bray