#TBT – Throwback Thursday in serie: Alla (ri)scoperta di… Penny Dreadful
Nuovo appuntamento con la rubrica settimanale di Dituttounpop che fa un tuffo nel passato, dedicata alla riscoperta di drama e comedy più o meno “storici”, ma anche del passato recente, che arrivano in catalogo sui vari servizi streaming o anche piccole grandi chicche seriali e che quindi potrete recuperare con delle belle maratone di binge watching. Stavolta tocca a Penny Dreadful.
Penny Dreadful, l’horror letterario e vittoriano in tv
Torniamo nel catalogo di Sky Box Sets / NOW TV per (ri)scoprire Penny Dreadful, da poco arrivata dopo essere scaduta su Netflix, la serie Showtime composta da tre stagioni andate in onda fra il 2014 e il 2016.
Creata da John Logan, la serie prende il nome dalle omonime pubblicazioni del XIX secolo, e si ispira liberamente anche al fumetto di Alan Moore La Lega degli Straordinari Gentlemen, intrecciando le origin story di personaggi della letteratura horror come Victor Frankenstein, Dorian Gray, Dr. Jekyll, il conte Dracula, a licantropi, streghe e vampiri, il tutto nella sempre suggestiva e affascinante Londra vittoriana.
Celebre per aver portato in tv Eva Green e Josh Hartnett, la serie vanta un cast variegato e mescolato fra inglesi e americani per una co-produzione interessante e dalle molte sfaccettature, che non ha paura di far vedere la mostruosità di queste creature lasciando tutto il sapore gotico del racconto anche nella regia e fotografia (e nella sigla). Nel ruolo del “capofamiglia” Timothy Dalton, che poi proseguirà su questa strada in Doom Patrol.
Una serie affascinante dal sapore letterario, con una superba Eva Green, e che fa un percorso ben chiaro, complici le “sole” tre stagioni prodotte, con un finale per tutte le storyline e i personaggi.
Penny Dreadful, curiosità
I penny dreadful, conosciuti anche come penny horrible, penny awful, penny number e penny blood, erano un tipo di pubblicazione periodica diffusasi nel Regno Unito nel corso del XIX secolo. Versione britannica dei dime novel oltreoceano, queste pubblicazioni erano generalmente fascicoli settimanali, associati da alcuni autori come precursori in Europa del genere pulp, insieme ai feuilleton francesi e ai romanzi d’appendice italiani. Caratteristica principale il basso costo, un penny (da qui il nome) e il proporre storie a puntate rivolte per lo più al proletariato e alla borghesia impiegatizia, contribuendo a far sì che il romanzo gotico divenisse popolare. Il nome rifletteva la loro brevità (non c’era molto tempo per leggere per i lavoratori) e la loro scarsa qualità, che però ebbero grande diffusione e merito proprio per le loro caratteristiche peculiari. Lo stesso Louis Stevenson disse di essersi ispirato ai penny dreadful per le proprie opere.
La serie contiene ovviamente alcune differenze con i personaggi delle opere a cui si ispira. In Dracula di Bram Stoker, ad esempio, il professor Abraham Van Helsing è legato al conte Dracula e lo incontra personalmente. Nella serie Van Helsing non fa mai specifico riferimento a un incontro. Il cognome dell’allievo di Van Helsing nel libro, il dottor John Seward, appartiene alla dottoressa Florence Seward nella serie, ma tra i due non pare ci siano connessioni. Alla fine del libro, Mina Harker non muore, ma viene salvata e ritorna umana. Il destino dei personaggi nella serie è diverso, ma non vi sveliamo in che modo.
In Frankenstein di Mary Shelley, Victor dà vita a una sola creatura, responsabile della morte della famiglia del Dottore, mentre nel serial né il personaggio Proteo né la famiglia di Victor compaiono. Nel romanzo è presente Elizabeth, una ragazza bionda che la famiglia Frankenstein ha adottato e che Victor chiama cugina e ama, che nella serie diverrà Lily. Nella serie Victor crea una compagna per il mostro, mentre nel romanzo non porta a termine il desiderio della sua creatura. Anche qui il destino dei personaggi è diverso.
Al contrario della serie televisiva, Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde non accenna alla capacità dell’immortale Dorian di causare la possessione demoniaca in un’altra persona, come accade a Vanessa. Ha pur sempre fatto “un patto col Diavolo” per rimanere giovane, ma al contrario del libro nello show non sembra voler tornare mortale.
Pur essendo presente il Dr. Henry Jekyll, il suo contraltare Mr. Hyde non compare mai nella serie televisiva, ma viene solamente citato con un escamotage.
Penny Dreadful, lo spin-off che non c’era
Da Eva Green a Natalie Dormer, il passo è breve. Penny Dreadful: City of Angels è infatti lo spin-off – in arrivo dal 5 dicembre su Sky Atlantic e NOW TV – creato sempre da John Logan ma poco apprezzato per la lontananza di temi e atmosfere della serie originale e durato solamente una stagione.
Ambientato nella Los Angeles del 1938 lo show si ispira al folklore messicano-americano. Le vicende seguono un conflitto sanguinario tra la Santa Morte e la demone Magda, che coinvolge i cittadini e la polizia della città. In un’epoca caratterizzata da tensioni sociali e politiche, lo spin-off segue l’indagine su un macabro omicidio condotta dal detective Tiago Vega, interpretato da Daniel Zovatto (Here and Now – Una famiglia americana). In breve tempo, il detective e la sua famiglia si ritroveranno a scontrarsi con potenti e minacciose forze soprannaturali determinate a distruggere le loro vite. Nel cast appunto anche Natalie Dormer (Picnic a Hanging Rock, Il Trono di Spade, I Tudor) nei panni di Magda, un demone soprannaturale che ha il potere di assumere varie forme.
Il cast di Penny Dreadful originale
Reeve Carney è Dorian Gray
Timothy Dalton è Sir Malcolm Murray
Eva Green è Vanessa Ives
Rory Kinnear è La Creatura / Calibano / John Clare
Billie Piper è Brona Croft
Danny Sapani è Sembene
Harry Treadaway è Victor Frankenstein
Josh Hartnett è Ethan Chandler
Helen McCrory è Evelyn Poole / Madame Kali
Simon Russell Beale è Ferdinand Lyle
Patti LuPone è Florence Seward
Wes Studi è Kaetenay