#TBT – Throwback Thursday in serie: Alla (ri)scoperta di… Roma
Nuovo appuntamento settimanale con la rubrica di Dituttounpop dedicata alla riscoperta di drama e comedy più o meno “storici” che arrivano in catalogo sui vari servizi streaming e che quindi potrete recuperare con delle belle maratone di binge watching. Stavolta tocca a Roma.
L’Antica Roma, come mai vista prima
Roma (in originale Rome), fu un fiore all’occhiello della HBO nei primi tempi d’oro, e in realtà un fiore all’occhiello anche per noi italiani perché non solo fu girata a Cinecittà ma fu co-prodotta da RAI Fiction (quindi molti anni prima de L’amica Geniale, per parlare di co-produzione internazionale). Durò due sole stagioni (2005 – 2007) a causa degli elevatissimi costi di produzione, poiché i set erano quasi interamente ricostruiti come HBO è solita fare (pensiamo ai castelli del Trono di Spade o al boardwalk di Boardwarlk Empire), perché prima RAI e poi BBC si allontanarono dal progetto. Ora la trovate tutta su Sky Box Sets e su NOW TV.
L’originalità di una serie americana che raccontava la nostra storia delle origini della capitale e dell’Impero Romano stava nel punto di vista: non quello dei grandi nomi che hanno fatto la storia con la S maiuscola ma quello di due plebei sconosciuti ai più: il centurione prima lancia Lucio Voreno e il legionario Tito Pullo (due personaggi realmente esistiti e nominati nel De Bello Gallico, dove però ricoprivano entrambi il ruolo di centurione). La loro storia personale si intreccia a quella dei potenti dei libri di storia.
La serie è ambientata nel I secolo a.C. alla fine della Repubblica con l’insorgere delle guerre civili. Nella prima stagione vengono ripercorsi gli ultimi anni di vita di Giulio Cesare, dalla resa di Vercingetorige alla sua morte avvenuta in Senato per mano di Cassio e Bruto. In parallelo vengono mostrati Marcantonio come Tribuno della Plebe e i primi anni di Ottaviano Augusto. La seconda stagione si sviluppa invece negli anni successivi alla morte di Cesare con un vuoto di potere da colmare, una lotta fra Marcantonio e Ottaviano (cresciuto nel frattempo), fino alla presa del potere di quest’ultimo, con la nascita dell’Impero Romano.
Per i due protagonisti, invece, il destino è opposto e complementare: Voreno muore, anche se non vediamo la morte sullo schermo ma solo in un racconto di Pullo a Ottaviano, pieno di bugie; Pullo si prende cura di Cesarione, il bambino ufficialmente considerato figlio di Giulio Cesare e Cleopatra ma che era in realtà figlio suo, sottratto alla morte e tenuto in vita sotto mentite spoglie.
Roma, una co-produzione al tempo inedita e coraggiosa
La serie, creata da Bruno Heller (proprio lui, quello di The Mentalist, Gotham e Pennyworth), insieme a John Milius e William J. MacDonald, è stata girata come dicevamo negli studios di Cinecittà. I set sono ancora presenti e possono essere visitati nei tour dedicati, anche se una parte fu irrimediabilmente distrutta da un incendio nel 2007. Fu un’impresa imponente, con una squadra internazionale di 350 persone e più di 50 italiani locali impiegati nella produzione, una delle più costose nella storia della tv.
Altro fatto “epocale” fu che la prima stagione venne mandata in onda su Rai1 in prima serata con un disclaimer iniziale del direttore di rete che avvisava che erano state censurate scene di violenza e sesso particolarmente spinte (ma in realtà fedeli all’epoca raccontata). La versione originale la si poté vedere successivamente in DVD nella prestigiosa edizione home video in simil legno distribuita da Warner Bros. Più sfortunata la seconda stagione, che per i problemi di cui sopra andò in onda da noi con grande ritardo e in seconda/terza serata su Rai4.
Rome, dove sono gli attori oggi
La serie è stata un trampolino di lancio per molti degli attori protagonisti, che hanno trovato nuovi ruoli tanto nella tv generalista quanto sulla stessa HBO. Fra loro ricordiamo Kevin McKidd (Voreno), oggi tra i protagonisti più amati di Grey’s Anatomy; Ray Stevenson (Pullo) è stato Frank Castle dei fumetti Marvel nel film Punisher – Zona di guerra; James Purefoy (Marcantonio) è stato il serial killer al centro di The Following; le due matriarche, vero motore dell’azione degli uomini delle loro famiglie, Polly Walker (Azia) e Lindsay Duncan (Servilia), sono state viste rispettivamente in Sherlock, The Leftovers e più recentemente A Discovery of Witches, e Caprica, The Mentalist e più recentemente Pennyworth. Infine ben tre interpreti, Indira Varma (Niobe), Tobias Menzies (Bruto) e Ciarán Hinds (Giulio Cesare) si sono trovati a condividere nuovamente una serie in Game of Thrones sempre su HBO, anche se magari non condividevano le scene, mentre Menzies e Hinds sono stati nuovamente insieme anche davanti la macchina da presa nella prima stagione di The Terror su AMC.
La sigla
I crediti di apertura della serie, come spesso capita alla HBO, sono un piccolo gioiellino creativo e visivo, e descrivono le storie attraverso i graffiti sui muri dell’antica città, che si animano per l’occasione:
Il cast
Kevin McKidd è Lucio Voreno
Ray Stevenson è Tito Pullo
Polly Walker è Azia dei Giulii
Kenneth Cranham è Pompeo
Lindsay Duncan è Servilia dei Giunii
Tobias Menzies è Bruto
Kerry Condon è Ottavia dei Giulii
Karl Johnson è Catone
Indira Varma è Niobe
David Bamber è Cicerone
Max Pirkis è Ottaviano da giovane
Simon Woods è Ottaviano da adulto
James Purefoy è Marco Antonio
Ciarán Hinds è Giulio Cesare