#TBT – Throwback Thursday in serie: Alla (ri)scoperta di… Spartacus
Nuovo appuntamento con la rubrica settimanale di Dituttounpop che fa un tuffo nel passato, dedicata alla riscoperta di drama e comedy più o meno “storici”, ma anche del passato recente, che arrivano in catalogo sui vari servizi streaming o anche piccole grandi chicche seriali e che quindi potrete recuperare con delle belle maratone di binge watching. Stavolta tocca a Spartacus.
Spartacus, tra 300 e l’Antica Roma
Torniamo nel catalogo di Sky Box Sets / NOW TV e di StarzPlay per (ri)scoprire Spartacus, la serie “storica” di Starz composta da tre stagioni e una miniserie andate in onda fra il 2010 e il 2013.
Come dal titolo, il serial è incentrato sulle gesta di Spartaco, gladiatore trace fatto prigioniero dai romani e divenuto gladiatore, e sulla sua rivolta contro la Repubblica romana nel 73 a.C.
Celebre per aver portato in tv lo stile di Frank Miller come 300 e Sin City, mescolando storia e fiction, caricandolo di pathos e epica (per alcuni troppo forse), con numerose scene a carattere erotico/sessuale e di violenza. L’intento dello show era quello di rappresentare la società romana all’epoca delle Guerre Civili in modo vivo e intenso, senza mezze misure, muovendosi tra la violenza quotidiana del mondo dei gladiatori – in basso nella scala gerarchica – e gli intrighi di palazzo – tra le classi più alte, dediti alla lussuria e agli agi.
Ogni stagione della serie ha un sottotitolo, quasi fossero capitoli distinti di un racconto più ampio. La prima stagione, intitolata Spartacus – Sangue e sabbia (Spartacus: Blood and Sand) e composta da 13 episodi girati interamente in Nuova Zelanda. Ancora prima della messa in onda del primo episodio, l’emittente ha ordinato una seconda stagione, intitolata Spartacus – La vendetta (Spartacus: Vengeance) e composta da 10 episodi. Sempre prima ancora della messa in onda della seconda stagione, la serie è stata rinnovata per una terza stagione, che hanno annunciato poi sarebbe stata anche l’ultima, dal titolo Spartacus – La guerra dei dannati (Spartacus: War of the Damned).
Le stagioni andarono in onda in doppia versione, quella censurata e quella integrale in seconda serata su Sky Uno. Questo a testimonianza dell’ammiccamento alle serie HBO e al motto ironico “It’s not porn it’s HBO“.
Spartacus e il cambio di cast
Esiste una vera e propria miniserie Spartacus – Gli dei dell’arena (Spartacus: Gods of the Arena) che inframezza la pausa presa tra la prima e la seconda stagione (2011) poiché l’attore protagonista Andy Whitfield si era ammalato di cancro e volevano dargli il tempo di riprendersi. La miniserie infatti è un prequel, così da non dover avere qualcuno che interpreti Spartaco. Purtroppo l’attore morì comunque, costringendo la produzione a un re-casting per dare un degno finale allo show, che ebbe così altre due stagioni con protagonista un altro australiano, Liam McIntyre, simile a Whitfield complici trucco e costumi.
Una curiosità: la serie è ambientata nell’Anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), ovvero l’Antica Capua, citata più volte nello show. L’Anfiteatro Campano è la seconda arena romana in Italia, dopo il Colosseo, per importanza.
Tra gli interpreti citiamo sicuramente un sorprendente John Hannah e una Lucy Lawless in grande spolvero, che dopo essere stata Xena la Principessa Guerriera era chiaramente a proprio agio come matrona romana.