Su Apple Tv+ da oggi, venerdì 2 dicembre, arriva la seconda stagione di Slow Horses altri 6 episodi a breve distanza dai precedenti rilasciati lo scorso aprile, con protagonista Gary Oldman nei panni di un personaggio scorretto, maleducato, sporco, ma anche sarcastico e geniale. La serie prosegue gli adattamenti dei romanzi di Mick Herron con protagonista il personaggio dii Jackson Lamb e la seconda stagione è l’adattamento del secondo romanzo conosciuto in Italia come In Bocca al lupo (Dead Lions), talmente famosi in Gran Bretagna da spingere Mick Jagger a realizzare la sigla della serie tv.
Creata da Will Smith (solo omonimo dell’attore), la serie è prodotta da See-Saw per Apple e ha già in cantiere una terza e una quarta stagione. Insieme ad Oldman troviamo Kristin Scott Thomas, Jack Lowden e Jonathan Pryce. In questi nuovi episodi la sgangherata banda di spie si ritrova alle prese con un caso che rimanda alla guerra fredda e agli oligarchi russi, tra spie dormienti e intrecci imprevedibili.
Una banda di perdenti
Addio paillettes e lustrini, Apple Tv+ vola nel Regno Unito per regalarci una serie tv dal sapore vintage, stropicciata, rugosa, scapigliata come il volto del suo protagonista, riuscendo a rendere perfetta anche la ricerca dell’imperfezione. Slow Horses racconta la storia di una squadra di reietti dell’MI-5, agenti che nel corso della propria carriera hanno combinato qualcosa di sbagliato ma che invece di licenziarli vengono mandati nella Slough House, una scalcinata sede distaccata in cui non hanno sostanzialmente nulla da fare.
Potrebbe essere un purgatorio per qualcuno. Per altri un inferno perenne. A guidarli c’è Jackson Lamb una stella dell’agenzia, una leggenda ammirata da tutti che ha deciso di smettere di vivere. Il suo unico scopo è fare in modo che anche i suoi agenti passino le giornate senza far nulla a crogiolarsi delle proprie sofferenze.
Dopo aver fallito nell’obiettivo nella prima stagione, ci riproverà in questa seconda ma è impossibile tenere a freno la mente di una spia. Questi nuovi episodi sono molto più corali e meno concentrati su River Cartwright un “nipote d’arte” per l’agenzia mandato alla Slough House dopo un clamoroso fallimento. River continua a cercare di cambiare la propria posizione ma finisce sempre più invischiato nelle dinamiche delle spie.
Slow Horses una serie per adulti
Atmosfere cupe. Fotografia sporca. Ambientazioni notturne. Slow Horses rimanda alla tradizione delle serie tv noir, con tutta la cura e la ricerca della perfezione di Apple. Tutto è misurato e gestito nel migliore dei modi in una serie tv che cattura lo spettatore nella ricerca della verità grazie a un caso coinvolgente che parla dell’attualità.
A rendere ancor più piacevole la visione è il sarcasmo del protagonista e quel tono ironico delle situazioni in cui precipitano i personaggi, che è tipico della serialità britannica. C’è poco da fare lo sanno fare quasi solo loro. La capacità di inserire l’elemento ironico nella situazione drammatica senza però scadere nella comicità dissacrante. Slow Horses riesce a essere credibile pur raccontando le vicende di una banda di perdenti che non hanno uno scopo nelle loro giornate, eppure sanno ancora come fare il proprio lavoro. Il rischio era quello di rendere tutto troppo comico o al contrario di perdere l’equilibrio trasformando gli improbabili eroi in eroi veri e propri. Tutto questo non succede e Slow Horses è una serie tv imperdibile per gli amanti di una serialità in cui la costruzione dei personaggi, dell’atmosfera è ancora il centro del racconto. Voto 8
É da vedere se…
Slow Horses è una serie tv naturalmente adatta a chi si è divorato Homeland o Tehran, ma anche agli appassionati di serie britanniche come Vigil o Killing Eve per delle atmosfere che si possono ritrovare. Per il resto vi consigliamo di scaricare l’app gratuita di TV Tips e di usare la funzione “Match” con la quale potete scoprire la prossima serie da guardare, con consigli legati ai vostri interessi.