Recensione Supereroi, il film di Paolo Genovese su Amazon Prime Video
Supereroi è una commedia sentimentale scritta e diretta da Paolo Genovese. Uscito al cinema il 23 dicembre 2021 e distribuito da Medusa, il film è disponibile su Prime Video. Girato quasi interamente a Milano, è tratto dal libro omonimo dello stesso Genovese, uscito per Einaudi nel 2020.
Con Supereroi si ha la sensazione che Genovese tenti di mettere sul fuoco troppo materiale, finendo per bruciare tutto. La storia viene complicata da un intreccio di piani temporali troppo ambizioso e da dialoghi esageratamente fitti. Attenzione, la recensione di Supereroi è indicata a chi ha visto il film, altrimenti potreste incappare in SPOILER.
Supereroi, la trama
La trama di Supereroi ci porta all’interno della storia di Marco e Alice, due persone completamente una diversa dall’altro. Caotica, creativa e determinata a non impegnarsi sentimentalmente mai lei, fumettista ironica e sfacciata. Preciso, metodico, convinto di poter spiegare tutto lui, professore di fisica. Tra alti e bassi staranno insieme 10 anni, ma la vita è sempre pronta a mettere i bastoni tra le ruote.
Recensione Supereroi: Amori disfunzionali
Marco e Alice, Alice e Marco. Dieci anni a Milano. Si incontrano per caso sotto la pioggia, poi ex fidanzati, cambiamenti, lavoro, amici, problemi di salute, convivenza, l’annosa questione figli provano a separarli. Crescono insieme, diventano adulti insieme.
Attorno a loro, una ghenga di altri personaggi, anche loro alle prese con le relazioni, la maggior parte delle volte disfunzionali. Sopra di loro la serie a fumetti che Alice sta scrivendo, che cerca di giustificare tutto l’impianto concettuale e metaforico del film. Intitolata Supereroi, affronta numero dopo numero le sfide che una coppia rodata deve superare. Non che in questo film, di coppie rodate, ce ne siano. Anzi.
Il tutto viene raccontato in un continuo movimento temporale, che cambia flusso e costruzione di volta in volta. Alle sfide di una coppia appena nata o che fatica a consolidarsi si affiancano, avanti nel tempo, quelle di una coppia che deve sopravvivere. Un’impresa titanica, pare.
Dove sono i supereroi?
Marco e Alice ci provano davvero così tanto? Se bisogna essere Supereroi per rimanere innamorati, e su questo si può discutere, Marco e Alice ci riescono non perché siano particolarmente bravi a fronteggiare e a risolvere i problemi, ma nonostante i loro errori madornali, la loro mancanza di comunicazione, i tradimenti reciproci e mai confessati. Forse, anche grazie alle loro bugie. Qual è il superpotere necessario?
Il finale è un capolavoro di pietismo. Ci serve davvero una donna incinta e contemporaneamente malata di “una forma particolarmente aggressiva” di tumore al cervello per farci capire che le sfide della vita sono molteplici? Che a volte nonostante l’impegno (ma quale impegno?) va tutto comunque male? Che l’amore non basta?
Quello che ne viene fuori, e non si capisce se sia la volontà del regista o meno, è una visione estremamente pessimistica dell’amore e della vita che proprio non serve allo spettatore. Neanche per consolarlo dei propri fallimenti amorosi.
Il cast
- Jasmine Trinca è Anna
- Alessandro Borghi è Marco
- Vinicio Marchioni è Vittorio
- Greta Scarano è Pilar
- Linda Caridi è Tullia