The Changeling – Favola di New York su Apple TV+: un incubo che ignora il pubblico

Le favole hanno sempre una venatura horror tra streghe cattive e personaggi da incubo. The Changeling – Favola di New York, nuova serie tv in partenza su Apple Tv+ il prossimo 8 settembre, è un dramedy in 8 puntate (prime 3 poi settimanale fino al 13 ottobre) che parte proprio da questa idea.

La serie è basata sul romanzo di Victor LaValle scritta e adattata dalla showrunner e produttrice esecutiva Kelly Marcel (“Crudelia”, “Venom”, “Venom: La furia di Carnage”). L’episodio pilota è stato diretto da Melina Matsoukas (“Queen & Slim”, “Insecure”).

The Changeling Favola di New York la trama e il trailer

The Changeling – Favola di New York è una favola per adulti, una storia dell’orrore, un racconto sulla genitorialità e di una pericolosa odissea in una New York che non sapevate esistesse. “Se finissi in una favola te ne accorgeresti?” questo è il dubbio che percorre il trailer che ci fa vedere i due protagonisti Apollo ed Emma al centro di una storia d’amore da favola, che si trasforma in un incubo quando una megera del passato torna a presentare il conto ad Emma. La donna sparisce proprio quando la vita sembra averle dato tutto quello che desiderava e Apollo si ritrova in un’odissea newyorkese.

The Changeling, la recensione

Difficile commentare The Changeling. La serie tv Apple sembra voler ignorare completamente il pubblico per realizzare un’opera rimasta nella testa del creatore e sulla carta. Esistono delle storie che non dovrebbero essere adattate, per cui è meglio lasciare che sia la fantasia del lettore a trasformarle in immagini personali. La serie è un affascinante e orrorifico racconto della maternità e della difficoltà di essere genitori, talvolta non comprendendo quel fagotto che si ha tra le mani.

Le produzioni intellettuali, sofisticate, che sfidano lo spettatore sono sempre molto apprezzate per la capacità di spingersi oltre la banalità. Il problema è quanto oltre ci si spinge e quando si supera il limite di diventare un insieme di esercizi stilistici. Immaginando anche uno sviluppo nell’arco di più settimane, è impossibile non vedere le difficoltà di una serie fatta di rimandi, di sogni, di immaginazioni, di fantasie trasportate sulla terra. Un affastellarsi di incubi metaforici che finiscono per mancare l’obiettivo: il pubblico che li guarda. Oltre l’atmosfera, oltre l’immaginazione, oltre l’incubo non si riesce ad andare, peccato che anche la visione rischia di diventare un incubo.

Il cast

La serie è prodotta da Apple Studios e Annapurna. Megan Ellison, Patrick Chu e Ali Krug sono produttori esecutivi per conto di Annapurna. La showrunner Kelly Marcel, l’autore del libro Victor LaValle, David Knoller e il regista Jonathan van Tulleken producono a livello esecutivo insieme alla star LaKeith Stanfield. La regista Matsoukas è produttrice esecutiva attraverso la sua De La Revolución Films. Anche Sue Naegle e David Wolkis sono produttori esecutivi, mentre Khaliah Neal è co-produttrice esecutiva.

I due protagonisti sono interpretati da LaKeith Stanfield e Clark Backo, nel cast anche Adina Porter, Samuel T. Herring, Alexis Louder, Jared Abrahamson e Malcolm Barrett sarà guesta star.