The End of the F***ing World dal 5 novembre torna Alyssa e il suo disinteresse verso il mondo
La grande forza della serialitĂ inglese è la sua capacitĂ di distinguersi dal resto. Oltre all’inconfondibile accento (se guardate le serie tv in lingua originale) possiedono uno stile narrativo unico, provocatorio, sempre ironico e con uno sguardo unico e univoco sulla realtĂ . Un marchio di fabbrica che permea ogni tipologia di serie da quelle distopiche ambientate nel futuro a quelle del passato. Ed è ovviamente ancor piĂą evidente in quelle che raccontano il presente.
Proprio come The End of The F***ing World, inglese nel midollo e fin dal titolo (guardarla doppiata forse è un crimine contro l’umanitĂ per il modo di parlare irriproducibile dei protagonisti). La serie torna con una seconda stagione a due anni dal primo capitolo (iniziato il 24/10/17 su Channel 4, arrivato su Netlfix il 5/01/18) con altri 8 episodi da 30 minuti che finiscono rapidamente.
La Trama
Praticamente impossibile rendere onore alla serie scrivendo una trama. Infatti The End of the F***ing World è la storia di due ragazzi James, sicuro di essere psicopatico, e Alyssa apatica e incapace di relazionarsi con gli altri, che si incontrano e decidono di fuggire insieme. Questa almeno è la trama della prima stagione riassunta in un modo divertente e che rimanda al fumetto da cui è tratta la serie, anche da Netflix
Una storia d’amore tra adolescenti borderline molto, tanto, inglese.
Fin qui la prima stagione. Della seconda si può dire ancora meno. Ecco se non avete ancora visto la prima stagione fermatevi qui perchè uno Spoiler è d’obbligo: alla fine della prima stagione sparano a James dopo una fuga e un inseguimento da parte della polizia. James e Alyssa hanno infatti ucciso uno scrittore e professore dopo essersi intrufolati in casa sua e aver scoperto che era un molestatore.
Ma James è davvero morto?
La seconda stagione riparte con l’introduzione di un nuovo personaggio Bonnie, interpretato dalla vincitrice del premio BIFA Naomi Ackie, una ragazza che sarebbe semplice definire un po’ strana, anche lei apparentemente psicopatica. Il suo ingresso è legato al professore ucciso da James e Alyssa, ma anche qui per non rovinare la visione non si può aggiungere nulla.
The End of the F***ing World La prima impressione
La prima stagione di The End of the F***ing World aveva colpito per la carica provocatoria e inaspettata dei primi episodi. Il problema è che se su 8 episodi da circa 20 minuti, dopo i primi 3-4 la ripetitivitĂ giĂ spunta, immaginate con una seconda stagione, che introduce si un nuovo personaggio ma gioca sugli stessi schemi della prima. Ma quello che all’inizio è nuovo diventa presto norma. Ti ritrovi così a vedere le storie di questi ragazzi ma tutto appare così innaturale, così costruito per provocare che si fa fatica ad appassionarsi realmente. Notevoli le interpretazioni dei ragazzi e i dialoghi sempre elemento di spicco della serialitĂ inglese. Voto 6,5
Il Cast
- Alex Lawther è James (nella prima stagione)
- Jessica Barden è Alyssa
- Steve Oram è Phil il padre di James
- Christine Bottomley è Gwen, madre di Alyssa
- Naomi Ackie è Bonnie
Lo scrittore inglese Charlie Covell torna come sceneggiatore della seconda stagione di The End of the F***ing World, ispirata ai personaggi dell’omonima serie di fumetti di Charles Forsman. Le canzoni originali e la colonna sonora saranno nuovamente a cura di Graham Coxon. Le registe inglesi Lucy Forbes (In My Skin) e Destiny Ekaragha (Gone Too Far) dirigeranno rispettivamente il primo e il secondo blocco di episodi.
La serie è prodotta da Clerkenwell Films e Dominic Buchanan Productions. I produttori esecutivi sono Murray Ferguson, Ed Macdonald, Andy Baker, Dominic Buchanan, Jonathan Entwistle e Charlie Covell. La produttrice è Jenny Frayn. The End of the F***ing World è una co-produzione di Netflix e Channel 4.