The Fabelmans è un film da vedere al cinema per una ragione esattamente opposta rispetto a quella di Avatar – La via dell’acqua. Dall’esperienza immersiva del 3D che catapulta in mondi fantastici, a quella emozionale ed emotiva della famiglia Fabelman e della passione del giovane Sammy per il cinema, per il racconto. Un’esperienza amplificata dal buio della sala che permette di sognare attraverso il grande schermo provocando emozioni che con le distrazioni della contemporaneità difficilmente si riuscirebbero a vivere.
Il film esce al cinema il 22 dicembre dopo le anteprime di sabato 17 e domenica 18 dicembre. Scritto e diretto da Steven Spielberg, il film è ispirato alla sua infanzia, alla scoperta dell’amore per il cinema, alla sua vita famigliare con tutte quelle tappe che sono state fondamentali per la sua crescita. Anche se ovviamente romanzate per esigenze cinematografiche.
The Fabelmans e la forza della passione – Voto 8 La recensione
Sammy Fabelmans ha sei anni e non è mai andato al cinema, anzi ha anche un po’ paura di questa sala buia dove vedere delle immagini, in fondo siamo negli anni ’50 e i bambini non erano ancora bombardati di spunti visivi in ogni secondo della loro vita. Il più grande spettacolo del mondo di Cecil B. DeMille è il film scelto dai genitori peccato che nel momento dell’incidente al treno si rendono conto che forse non è proprio la scelta più adatta. E lì il pubblico in sala per The Fabelmans capisce di aver fatto la scelta giusta, perchè nel dialogo silenzioso che intercorre tra i due genitori c’è tutta la forza narrativa del cinema (e dell’audiovisivo in generale), quando una semplice scena racconta un mondo.
La passione per quell’immagine in movimento, diventa un’ossessione per Sammy, figlio di una concertista e di un ingegnere brillante che ha idee più evolute rispetto al periodo e al suo lavoro. Una famiglia ebrea che rientra nell’unica casa buia del periodo natalizio, perchè il Natale non è proprio una loro festa. Sammy cresce e insieme agli amici inizia a girare film amatoriali, per quella passione che il padre vede come un hobby e che la madre, dall’animo artistico come lui, alimenta.
La famiglia ha e avrà sempre un ruolo fondamentale per Sam anche quando quella voglia di vivere che tormenta da sempre la madre, finisce per soffocarla in un matrimonio che sente stretto, freddo. Il trasferimento a Los Angeles sarà la svolta decisiva per la vita di tutti. The Fabelmans racconta una travolgente voglia di raccontare, di inventare storie, di trasformare la vita in un sogno. Recitato divinamente da Michelle Williams, Paul Dano, Seth Rogen, Gabriel LaBelle, tutti perfettamente calati nei loro ruoli.
Un film di cuore per chi lo ha scritto, girato con il cuore e per il cuore degli spettatori. Mai melenso, mai banale, non riempie gli spazi per accumulazione ma lascia che vengano riempiti dal pubblico. Una travolgente storia d’amore e di passione tra un ragazzo e la sua immaginazione.
Il Cast
Gabriel LaBelle è Samuel Fabelman a partire dai 16 anni mentre il bambino è interpretato da Mateo Zoryon Francis-DeFord. Michelle Williams e Paul Dano sono Mitzi Schildkraut-Fabelman e Burt Fabelman i genitori mentre Seth Rogen è Bennie Loewry, amico di famiglia dei Fabelman.