The New Pope anticipazione e recensione puntate di venerdì 17 gennaio su Sky Atlantic, Sky Cinema Uno e in streaming su Now Tv
Gli abbonati Sky da più di 3 anni hanno già la possibilità di vedere le due nuove puntate di The New Pope, in arrivo per tutti su Sky Atlantic, Sky Cinema Uno e in streaming su Now Tv (oltre che in mobilità con Sky Go) venerdì 17 gennaio, disponibili poi in on demand. E proprio la visione successiva è fondamentale per la serie che in 7 giorni ha già raggiunto il milione di spettatori raddoppiando il dato dell’esordio (fonte Sky).
Intanto la serie sequel di The Young Pope, ha debuttato anche negli USA su HBO con poco più di 200 mila spettatori nella serata del lunedì che la rete cable dedica alle miniserie e ai prodotti di importazione, puntando ormai tutto su streaming e on demand. Il racconto dei meandri del Vaticano, tra intrighi e ideologie, firmato da Paolo Sorrentino, prosegue quindi con la terza e quarta puntata.
Vediamo cosa ci aspetta.
Anticipazioni e commento terza e quarta puntata
Le pressioni di Voiello vanno a segno, Sir John Brannox si convince a lasciare la sua reggia nella campagna di Londra per tuffarsi nei meandri del Vaticano, dove Francesco II è morto in circostanze misteriose (c’è chi pensa ci sia lo zampino di Voiello) e Pio XIII è ancora in coma, alimentando i fanatici che pregano per lui sotto l’ospedale di Venezia.
Il nuovo Giovanni Paolo III inizia il suo mandato con un discorso umile, ironico, rassicurante ma al tempo stesso deciso. Sembra la scelta giusta per Voiello ma la situazione si complica perchè il cardinale Spalletta mira a prendere il suo posto facendo leva su un segreto che conosce del nuovo Papa.
Sullo sfondo, una crisi politica scatenata dal primo ministro italiano che vuole abolire l’otto per mille, e strani traffici finanziari imbastiti da Tomas, il marito di Sofia, che ha preso il controllo delle finanze Vaticane. Eventi piccoli se confrontati con quello che sta per accadere a Lourdes: la Chiesa è minacciata in uno dei suoi luoghi simbolo, eventi tragici richiederanno la presenza del nuovo Papa.
Le due nuove puntate ci portano nel cuore di Giovanni Paolo III e del Vaticano. Con l’arma sapiente del sarcasmo, Sorrentino affronta temi attuali dalla parità di genere al terrorismo con gli occhi dei poteri del Vaticano. E ci dimostra così come anche un Papa può essere ricattabile. Memorabile la scena meta-testuale in cui Sofia dice a Brannox che gli ricorda il suo attore preferito…John Malkovich!
The New Pope – La trama
Pio XIII è in coma. E dopo una parentesi imprevedibile quanto misteriosa, il Segretario di Stato Voiello riesce nell’impresa di far salire al soglio pontificio Sir John Brannox, un aristocratico inglese moderato, affascinante e sofisticato che prende il nome di Giovanni Paolo III.
Il nuovo Papa sembra perfetto, ma cela fragilità e segreti. E capisce subito che sarà difficile
prendere il posto del carismatico Pio XIII: sospeso tra la vita e la morte Lenny Belardo è diventato un Santo e sono ormai migliaia i fedeli che lo idolatrano alimentando un contrasto tra i fondamentalismi.
La Chiesa intanto è aggredita da scandali che rischiano di travolgere in modo irreversibile le alte gerarchie, e da minacce esterne che colpiscono i simboli della cristianità. Come al solito, però, in Vaticano niente è come appare. Il bene e il male vanno a braccetto incontro alla Storia. E per arrivare al redde rationem bisognerà aspettare che gli eventi facciano il loro corso…
Il Cast
- Jude Law è Lenny Belardo – Pio XIII
- Silvio Orlando è il Cardinal Voiello
- John Malkovich è Sir John Brannox – Giovanni Paolo III
- Cecile de France è Sofia Dubois
- Javier Camara è il Cardinal Gutierrez vicino a Giovanni Paolo III
- Ludivine Sagnier è Ester che continua a vivere del e grazie al ricordo di Lenny
Come vedere la serie
In onda il venerdì sera dalle 21:15 con doppio episodio su Sky Atlantic, Sky Cinema e in streaming su Now Tv. Gli abbonati da più di 3 anni con Sky Cinema possono vedere gli episodi on demand con qualche giorno di anticipo. Inoltre arriva al cinema il lunedì dal 13 gennaio con gli episodi in versione originale sottotitolata al Cinema Anteo di Milano, al Cinema Quattro Fontane di Roma e al Cinema Delle Palme di Napoli, grazie a Vision Distribution.
I numeri della serie
22 settimane di riprese, 4500 costumi, ben 450 papaline e cappelli e più di 500 croci, fra quelle preziose per cardinali e vescovi e quelle per suore, frati e ordini religiosi, per una serie di caratura internazionale nella produzione e nel cast: fra protagonisti e figurazioni (più di 9mila), sul set attori provenienti da 65 Paesi nel mondo.
La recensione in anteprima dei 9 episodi
Abbiamo avuto modo di vedere in anteprima i 9 episodi di The New Pope e anche in questo secondo capitolo il lavoro di Paolo Sorrentino resterà nella storia della tv globale. I quadri dipinti da Sorrentino per raccontare le dinamiche del Vaticano sono delle coreografie che danno forza e vigore a una storia semplice e complessa come la verità.
La serie vive di immagini, di fotografie ma soprattutto di allegorie. La serie racconta la realtà più di quanto si possa pensare tra derive fondamentaliste e i pericoli di un’idolatria incontrollabile. Il piccolo stato del Vaticano è una potenza globale più di quanto si possa pensare e in questa stagione si contamina con forza con il mondo che lo circonda, tra fondamentalismo islamico, pedofilia, omosessualità, sess0 e passione del clero, ma anche diritti delle donne e delle suore.
Silvio Orlando è magistrale nell’interpretazione di un cardinal Voiello prete, politico, stratega spietato ma dal cuore d’oro. Nessuno può fare a meno della sua mente e della sua presenza. E può sconfiggersi da solo, un po’ come il suo Napoli, ossessione costante del cardinale al punto che al redivivo Pio XII – Belardo arriva a chiedere se sa qualcosa sulla sua squadra del cuore dopo il periodo trascorso in coma.
John Malkovich è abile nel dar vita a questo Papa nobile inglese, distaccato come solo i britannici sanno fare, dotato di quella sottile ironia e fragilità che lo rende così umano e così imprevedibile, ma anche così fallace come il Papa non dovrebbe essere. Jude Law è una presenza eterea, incostante ma quando torna è un po’ troppo la caricatura del suo stesso personaggio passato. Troppo e troppo poco.
Il consiglio è di guardare la serie in lingua originale per apprezzare le sfumature di tutti i dialoghi.
Foto: Gianni Fiorito