The New Pope anticipazione e recensione puntate di venerdì 24 gennaio su Sky Atlantic, Sky Cinema Uno e in streaming su Now Tv
Continua l’appuntamento settimanale, sempre dalle 21.15 su Sky Atlantic e NOW TV, con The New Pope, la serie creata e diretta dal regista Premio Oscar Paolo Sorrentino. In questo quinto e sesto episodio, in onda il 24 gennaio, vedremo come guest-star Sharon Stone, che verrà ricevuta in visita privata dal nuovo Papa.
Anticipazioni e commento quinta e sesta puntata The New Pope
Papa Giovanni Paolo III continua infatti ad essere attratto dallo star system, e il colloquio con l’attrice darà a Sir John Brannox spunti di riflessione rivoluzionari, che l’aristocratico inglese approfondirà con Sofia Dubois. Infatti, mentre Voiello si rifugia negli Appennini con Girolamo, il rapporto tra Sofia e il Papa si fa sempre più profondo, e Giovanni Paolo III discute con lei un modo per sviare l’attenzione dai perenni scandali sessuali che coinvolgono la Chiesa. Nel frattempo, in Vaticano vengono discusse le potenziali implicazioni del discorso pronunciato dal Papa a Lourdes. La quinta puntata si conclude con un cambiamento inaspettato delle condizioni di salute di Pio XIII.
Nel sesto episodio, Sofia viene sconvolta dalla soffiata di un prete dall’aspetto inquietante che, dopo averla avvicinata, la indirizza verso una misteriosa villa fuori città, dove la Dubois verrà a conoscenza di sconcertanti rivelazioni sul marito, il Cardinale Spalletta e il Ministro dell’Economia. Sofia si confida con Voiello, che a sua volta si appella a Giovanni Paolo III. Brannox, però, sorprenderà tutti, prendendo un durissimo provvedimento. Intanto a Venezia, i sospiri di Papa Belardo, che si fanno sempre più fitti, vengono trasmessi via radio, aumentando l’entusiasmo dei fanatici che lo idolatrano, e persino l’intervento del Vaticano per interrompere le trasmissioni si rivelerà vano. Nel frattempo, Giovanni Paolo III deve affrontare un’intervista cruciale, ma qualcosa non va per il verso giusto.
Il quinto e sesto episodio di The New Pope ribadiscono ulteriormente, se ancora ce ne fosse bisogno, la doppia anima sorrentiana, pop e autoriale, legata a immaginari del passato come la famosa scena di Basic Instinct con Sharon Stone riportati in contesti completamente inaspettati. L’inquietante e ritmato sospiro di Papa Belardo scandisce il sesto episodi, come un countdown verso l’inevitabile e attesa svolta. Un sospiro che si fa sofferenza sul mondo, un commento esterno e immortale agli eventi che accadono. Ma capace di rafforzare il culto verso una persona, una deriva fanatica che fa da contraltare al fanatismo dell’estremismo arabo. Come trovare e raggiungere il giusto equilibrio mondiale? Riccardo Cristilli
The New Pope – La trama
Pio XIII è in coma. E dopo una parentesi imprevedibile quanto misteriosa, il Segretario di Stato Voiello riesce nell’impresa di far salire al soglio pontificio Sir John Brannox, un aristocratico inglese moderato, affascinante e sofisticato che prende il nome di Giovanni Paolo III.
Il nuovo Papa sembra perfetto, ma cela fragilità e segreti. E capisce subito che sarà difficile
prendere il posto del carismatico Pio XIII: sospeso tra la vita e la morte Lenny Belardo è diventato un Santo e sono ormai migliaia i fedeli che lo idolatrano alimentando un contrasto tra i fondamentalismi.
La Chiesa intanto è aggredita da scandali che rischiano di travolgere in modo irreversibile le alte gerarchie, e da minacce esterne che colpiscono i simboli della cristianità. Come al solito, però, in Vaticano niente è come appare. Il bene e il male vanno a braccetto incontro alla Storia. E per arrivare al redde rationem bisognerà aspettare che gli eventi facciano il loro corso…
Il Cast
- Jude Law è Lenny Belardo – Pio XIII
- Silvio Orlando è il Cardinal Voiello
- John Malkovich è Sir John Brannox – Giovanni Paolo III
- Cecile de France è Sofia Dubois
- Javier Camara è il Cardinal Gutierrez vicino a Giovanni Paolo III
- Ludivine Sagnier è Ester che continua a vivere del e grazie al ricordo di Lenny
Come vedere la serie
In onda il venerdì sera dalle 21:15 con doppio episodio su Sky Atlantic, Sky Cinema e in streaming su Now Tv. Gli abbonati da più di 3 anni con Sky Cinema possono vedere gli episodi on demand con qualche giorno di anticipo. Inoltre arriva al cinema il lunedì dal 13 gennaio con gli episodi in versione originale sottotitolata al Cinema Anteo di Milano, al Cinema Quattro Fontane di Roma e al Cinema Delle Palme di Napoli, grazie a Vision Distribution.
I numeri della serie
22 settimane di riprese, 4500 costumi, ben 450 papaline e cappelli e più di 500 croci, fra quelle preziose per cardinali e vescovi e quelle per suore, frati e ordini religiosi, per una serie di caratura internazionale nella produzione e nel cast: fra protagonisti e figurazioni (più di 9mila), sul set attori provenienti da 65 Paesi nel mondo.
La recensione in anteprima dei 9 episodi
Abbiamo avuto modo di vedere in anteprima i 9 episodi di The New Pope e anche in questo secondo capitolo il lavoro di Paolo Sorrentino resterà nella storia della tv globale. I quadri dipinti da Sorrentino per raccontare le dinamiche del Vaticano sono delle coreografie che danno forza e vigore a una storia semplice e complessa come la verità.
La serie vive di immagini, di fotografie ma soprattutto di allegorie. La serie racconta la realtà più di quanto si possa pensare tra derive fondamentaliste e i pericoli di un’idolatria incontrollabile. Il piccolo stato del Vaticano è una potenza globale più di quanto si possa pensare e in questa stagione si contamina con forza con il mondo che lo circonda, tra fondamentalismo islamico, pedofilia, omosessualità, sess0 e passione del clero, ma anche diritti delle donne e delle suore.
Silvio Orlando è magistrale nell’interpretazione di un cardinal Voiello prete, politico, stratega spietato ma dal cuore d’oro. Nessuno può fare a meno della sua mente e della sua presenza. E può sconfiggersi da solo, un po’ come il suo Napoli, ossessione costante del cardinale al punto che al redivivo Pio XII – Belardo arriva a chiedere se sa qualcosa sulla sua squadra del cuore dopo il periodo trascorso in coma.
John Malkovich è abile nel dar vita a questo Papa nobile inglese, distaccato come solo i britannici sanno fare, dotato di quella sottile ironia e fragilità che lo rende così umano e così imprevedibile, ma anche così fallace come il Papa non dovrebbe essere. Jude Law è una presenza eterea, incostante ma quando torna è un po’ troppo la caricatura del suo stesso personaggio passato. Troppo e troppo poco.
Il consiglio è di guardare la serie in lingua originale per apprezzare le sfumature di tutti i dialoghi.
Foto: Gianni Fiorito