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The Offering, un horror obsoleto – La recensione del film al cinema

The Offering

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The Offering è un fil horror in uscita al cinema dal 23 febbraio, esordio alla regia di Oliver Park su sceneggiatura di Hank Hoffman da una storia di Hoffman stesso e di Jonathan Yunger che gira attorno alla leggenda folkloristica appartenente alla fede ebraica di Abyzou. Un horror vecchio stile, che mescola fede religiosa, storie familiari, credenze e leggende metropolitane, demoni e mostri, a cui l’ambientazione ebraica da un tocco in più. É prodotto da Millennium Media e Nu Boyana Film Studios e distribuito da Vertice 360 Italia.

Lo sceneggiatore, che ha tratto la storia anche dalla sua esperienza personale, ha dichiarato: “Una delle mie precedenti professioni è stata di leggere preghiere per i defunti in un obitorio ebraico, da mezzanotte alle sei del mattino, da solo. Quindi ho molta esperienza in questo campo. Per il tempo che ho trascorso in quell’obitorio, posso dire che esiste un’energia. Una presenza. E non è una di quelle cose che si dice quando devi promuovere un film dell’orrore, la verità è che non provi paura, né una sensazione di possessione, terrore o vuoto nichilista, o un terribile nulla che mi aspetta. Ma un incredibile percezione di amore, di crescita e di pace“.

The Offering, una storia non innovativa…

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Arthur ha un segreto che non riesce a confessare alla moglie Claire, soprattutto adesso che aspettano un figlio. Nella speranza di riconciliarsi con il padre ebreo ortodosso, che potrebbe aiutarlo a risolvere più di una questione economica e che fa l’impresario funebre, decide di tornare insieme a lei nella casa in cui è cresciuto, anche se che il padre e la moglie, di fede religiosa diversa, hanno una storia di scontri. Quando arriva, trova il padre cambiato in meglio, e cerca di raccogliere il coraggio per chiedere quello che vuole da lui. Ma le sue intenzioni vengono messe alla prova quando l’obitorio di famiglia riceve il corpo di un misterioso cadavere posseduto da un’antica entità che ha in serbo un terribile e infausto piano per il bambino in arrivo.

…per un horror troppo insignificante – The Offering la recensione

Ci sono mille modi di fare un horror. Si può scegliere la strada dell’horror psicologico, giocare sulla confusione tra reale e immaginario, tra veglia e sonno, si può spingere sull’acceleratore sulle questioni sociale, usare un genere ancora un po’ più libero degli altri per esaminare i rapporti di forza in atto nella nostra società. The Offering non fa nulla di tutto questo. Inutile girarci attorno. Siamo di fronte a un horror proprio vecchio, e non è un complimento. Niente complessità di sorta, né dal punto di vista della narrazione né da quello visuale né tantomeno da quello dei personaggi. Solo una vecchia leggenda folkloristica e un sacco di atmosfera. Porte che sbattono e che cigolano. Specchi. The Offering è un film mediocre costruito tutto a jump scare, una copertina di Linus per i nostalgici, una cosa che forse proprio non serviva.

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Il cast di The Offering

Nick Blood è Arthur, marito con un segreto che si sta avvicinando a suo padre per affetto ma anche per interesse. Emily Wiseman è Claire, mogliettina incinta e bionda che viene presa di mira dal demone. Allan Corduner è Saul, Paul Kaye è Heimish e Daniel Ben Zenou è Chayim.

The Offering, un horror obsoleto - La recensione del film al cinema

La recensione

Siamo di fronte a un horror proprio vecchio, e non è un complimento. Niente complessità di sorta, né dal punto di vista della narrazione né da quello visuale né tantomeno da quello dei personaggi. Solo una vecchia leggenda folkloristica e un sacco di atmosfera. Porte che sbattono e che cigolano. Specchi. The Offering è un film mediocre costruito tutto a jump scare, una copertina di Linus per i nostalgici, una cosa che forse proprio non serviva.

Voto:

4/10
4/10
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