The Pitt non è ER. Bene chiarirlo subito perché la produzione è anche finita nel mezzo di una causa con gli eredi di Michael Crichton. Ma ci torneremo su questo aspetto. Non è ER ma vede coinvolti i vecchi produttori John Wells e R. Scott Gemmill e come se non bastasse in mezzo c’è anche Noah Wyle. Non è ER ma ci siamo quasi vicini.
La serie si presenta con un primissimo teaser trailer che svela alcuni particolari rimasti finora inediti. Non solo il mese in cui uscirà a gennaio, ma senza ancora una data, ma soprattutto il fatto che racconterà un solo turno in pronto soccorso. 15 puntate, 15 ore, 1 solo turno. E questo già dà una chiave diversa a tutto il progetto perché difficilmente potrà essere il classico procedurale medical con le storie dei vari personaggi che si intrecciano ai casi di puntata, perché ogni puntata è un’ora di un turno. The Pitt arriverà quindi a gennaio 2025 su MAX negli USA, in Italia sarà su Sky.
The Pitt la trama
La serie racconta quindi un turno da 15 ore. Quindi rispetta la premessa di voler raccontare in modo realistico la vita dei medici in un ospedale, in particolare a Pittsburgh.
Il cast
Noah Wyle in The Pitt è il dottor Michael “Robby” Robinavitch, nel cast troviamo Tracey Ifeachor, Patrick Marron Ball, Supriya Ganesh, Fiona Dourif, Taylor Dearden, Isa Briones, Gerran Howell, Shabana Azeez e Katherine LaNasa.
The Pitt e ER
Gli eredi di Michael Crichton hanno fatto causa a Warner Bros perché considerano The Pitt un reboot non autorizzato di ER. Tutto nasce perché inizialmente Warner, Wells e Wyle parlarono con gli eredi di Crichton per realizzare un reboot di ER ma senza trovare un accordo. A quel punto sarebbe nata l’idea di The Pitt.
The Pitt e il futuro di Max
Casey Bloys e i vertici di Max hanno definito The Pitt l’esempio di quello che vuole essere Max, che non produrrà serie tv d’autore ad alto budget come era stato inizialmente pensato, lasciando queste in capo a HBO. Ma avrà una sorta di procedurali, delle serie tv per un pubblico più vasto che un tempo sarebbe andate per quelle che negli USA sono le basic cable, una via di mezzo tra il chiaro e il pay. Quindi la strategia seriale di Warner, che non ha un suo canale in chiaro, è quella di produrre per altri quando possibile soprattutto procedurali per la tv free, produrre titoli big budget per HBO e produrne altri che abbiano un budget e una struttura produttiva da free per lo streaming.