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Come finisce This is Us? tra lacrime e speranza lascia agli spettatori la consapevolezza che si è chiusa un’epoca seriale

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This is Us il meraviglioso finale di serie chiude un’epoca. Ecco cosa ci aspetta

First came Me and Dad Said Gee. Then came me and Mom Said We. And Then Came Me and we said Three!This is Us è finito ieri martedì 24 maggio negli Stati Uniti su NBC. In Italia il penultimo e ultimo episodio arriveranno su FOX il 27 giugno (qui la programmazione). Il meraviglioso episodio Us – Noi ha chiuso un cerchio iniziato sei anni fa e forse ha chiuso un capitolo della serialità contemporanea.

This is Us ha mostrato al mondo, a chi ha scoperto le serie tv col binge-watching, cosa vuol dire “essere una serie tv”. Un racconto capace di entrare nelle vite delle persone per 6 anni settimana dopo settimana. Senza mostrare tutto nel giro dei primi 4 episodi perchè sia mai che la gente si stanchi. Ha dimostrato che si può intrattenere senza effetti speciali, senza draghi, senza elfi, senza mondi distopici ma raccontando la vita, la realtà. Una famiglia con i suoi pregi e i suoi difetti, magari un po’ troppo buona e zuccherosa, ma una famiglia come tante con i suoi sogni e la sua capacità di amare.

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Adesso entriamo nel mondo degli Spoiler: come finisce This is Us?

Attenzione qui ci sono spoiler. Partiamo da un dato significativo. Dan Fogelman il creatore della serie, ha spiegato come due terzi del finale siano stati girati circa 4 anni fa come è abbastanza evidente visto che rivediamo Parker Bates, Mackenzie Hancsicsak e Lonnie Chavis, rispettivamente Kevin, Kate e Randall quando avevano 12/13 anni. E basta vedere la foto su Instagram per capire quanto fosse necessario girare tutto prima. Il resto del finale Fogelman ha spiegato di averlo avuto sempre in mente.

Certo bisogna ammettere come debba ritenersi fortunato. La serie ha avuto un successo tale da spingere NBC ha un rinnovo triennale alla fine della seconda stagione spianando così la strada alle sei stagioni realizzate. In questo modo Fogelman ha potuto sviluppare tutto come ha sempre voluto. Al tempo stesso è riuscito a non cedere ai desideri di NBC di allungare la serie con il rischio che qualche attore potesse decidere di mollare il progetto, oltre che di entrare in un terreno paludoso e senza sbocchi.

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This is Us finisce con quella delicatezza che l’ha sempre accompagnata. Con il racconto di un sabato in casa Pearson, un’occasione per continuare a esplorare i loro rapporti. In cui Kate finisce per decidere cosa fare e Kevin e Randall affrontano problemi di crescita e le difficoltà della “quasi” adolescenza. In parallelo c’è il funerale di Rebecca, morta nel meraviglioso episodio precedente. Da sottolineare la scelta di non far sentire gli elogi dei tre fratelli che sarebbero risultati ridondanti rispetto a tutto quello che vediamo.

Kate, Randall e Kevin si raccontano ancora una volta, dimostrano quella forza del Big Three che li accompagna fin dall’inizio e che hanno trasmesso a tutta la loro meravigliosa famiglia. Ma la famiglia sono loro 5 mamma, papà, Kevin, Kate e Randall bambini in un sabato mattina, giocando a mettere la coda all’asino. L’ultima scena è un omaggio a tutta la serie. This is Us chiude con Rebecca e Jack sul letto che si stringono le mani (quella mano che Rebecca stringe a Randall prima di morire). Jack che con tutto il suo essere Jack Pearson dice a Rebecca “Baby we did good. You did good” e in questa frase c’è tutta This is Us, dall’inizio alla fine. Per poi scambiarsi l’ultimo ti amo.

This is Us. This is It

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Vi prego fermatevi. Questo è l’accorato appello a quel dirigente NBC che immaginiamo chiamare Fogelman per chiedere uno spinoff, un prequel, un sequel, un qualcosa. Oppure è un dirigente 20th Fox che magari sta chiamando l’ufficio legale per capire se potranno far loro qualcosa portando tutto su Disney+ o su ABC. Ma vi prego fermatevi. Fermatevi anche con i remake nei vari paesi, perchè non si può replicare un’emozione. This is Us sono i Pearson e non possono essere altri. Almeno non ora. Magari tra qualche anno.

Elogio di Dan Fogelman

Complimenti a Dan Fogelman per aver costruito tutto questo con caparbietà e soprattutto talento. Con la capacità di portarci fino alle lacrime e strapparci un sorriso con la faccia ancora inumidita. Non a casa Fogelman arriva dal mondo delle comedy e questo racconto familiare è stato un po’ un esperimento per uscire dal terreno conosciuto (imitato da DJ Nash con A Million Little Things).

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Fogelman ha anche avuto la fortuna di presentare This is Us nel momento giusto. In un periodo in cui la tv generalista era in declino ma non ancora totalmente abbandonata a procedurali e ripetizioni di formule note. Perchè This is Us è una serie settimanale, non da binge-watching. Una serie tv che deve avvolgere lo spettatore, farlo sentire dentro la famiglia Pearson. E questo non lo puoi fare se l’esperienza dura 5 giorni per poi finire in fondo a una lista di visione. This is Us è La serie.

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