Che Ci Faccio qui e Un Giorno in Pretura temi e argomenti della puntata del 10 maggio su Rai 3
Doppio appuntamento della domenica sera con l’approfondimento e l’informazione su Rai 3. Da domenica 10 maggio alle 20:30 torna Che Ci Faccio qui il racconto dell’umanitĂ realizzato da Domenico Iannacone. Subito dopo alle 21:20 nuova puntata di Un Giorno in Pretura.
Ma vediamo i dettagli delle due puntate.
Che ci faccio qui tema domenica 10 maggio
Chi eravamo prima della pandemia? quale era la nostra visione del mondo? Domenico Iannacone con Che Ci Faccio qui ricostruisce gli ultimi tratti d’umanitĂ . Storie di dolore, emarginazione ma anche riscatto per scrivere le regole di una Nuova Costituzione di tutti gli esseri viventi.
Ogni santo giorno è il tema della puntata del 10 maggio, un nuovo viaggio che inizia nella piana di Rosarno dove migliaia di braccianti vivono in accampamenti di fortuna senza luce né acqua. Quel pezzo di Italia è diventato l’epicentro dello sfruttamento di esseri umani. In quelle stesse terre dilaga la povertà per moltissimi italiani, anche loro abbandonati a sé stessi e privati di ogni forma di sussistenza.
Domenico Iannacone documenta le condizioni di vita estreme di chi ha sempre vissuto ai margini dell’umanità . Ad accompagnarlo Bartolo Mercuri, un negoziante di mobili che ogni santo giorno, da più di 20 anni, dedica la propria vita alle persone più fragili e povere del suo territorio.
Un viaggio in due puntate tra gli invisibili che lottano per la sopravvivenza e la storia di un uomo che ha deciso di compiere un gesto d’amore verso di loro.
Un giorno in Pretura il caso del 10 maggio
Il 10 maggio Un Giorno in pretura su Rai 3 racconta il caso di Gloria Rosboch.
Era il 13 gennaio del 2016 quando Gloria Rosboch, professoressa di francese della provincia di Ivrea, si allontanò da casa, con la scusa di una riunione scolastica, per non farvi più ritorno. I parenti e gli amici la cercarono disperatamente senza alcun risultato, fino a che le indagini condussero alla figura di Roberto Obert, un uomo di cinquantacinque anni, che fece ritrovare il corpo della donna e accusò, come ideatore del delitto, un diciannovenne ex studente della professoressa, Gabriele de Filippi, con il quale la donna aveva una relazione sentimentale.