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Un vero gentiluomo su Netflix: un film sorprendente (per tutte le ragioni sbagliate) – La recensione

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In tempi recenti il dramma romantico prodotto in Turchia sembra essersi conquistato un posto speciale nel cuore del pubblico di Netflix, e Un vero gentiluomo, diretto da Onur Bilgetay, non sembra che consolidare il trend. Il film è infatti uscito sulla piattaforma dal 26 settembre, e già si sta conquistando una posizione in cima alla top ten: cos’è a renderlo così irresistibile? 

Un vero gentiluomo: quando un personaggio diventa ingombrante 

Saygin è un gigolò ed un vero gentiluomo. Sa bene che il suo è un mestiere in cui più della prestanza contano garbo, attenzione e un genuino interesse per il benessere delle clienti, spesso donne più grandi. Questo lo ha portato ad avere un grande successo e ad iniziare una relazione professionale esclusiva con Serap, una donna immensamente ricca e potente che lo porta a vivere nel lusso. Un giorno però a una festa incontra Nehir, una studentessa di canto più giovane di lui e pena di vita, e scattano subito le scintille. Una relazione però significherebbe rinunciare a Serap, ai lussi, al glamour delle feste e soprattutto all’unica professione che abbia mai conosciuto. Saygin si trova dunque intrappolato fra quello che desidera e quello che deve fare per sopravvivere: in una situazione del genere, qual è la scelta da gentiluomo?

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Un film spiazzante

Non lo so, amici. Provo sempre a giudicare un film su come mantiene le promesse che fa al pubblico, più che su se queste promesse mi interessino o meno. Con Un vero gentiluomo, però, un’operazione del genere risulta difficile. Il melodrama è di livello liceale (ad un certo punto un personaggio accusa l’altro di averle ‘spezzato il cuore’ per averle dato una buca), i personaggi paiono cartonati ed il finale saccarino. Tutto questo sarebbe perdonabile se i due protagonisti esibissero un qualche tipo di chimica, un coinvolgimento intimo e sensuale, ma anche su quel fronte le vibes sono non pervenute. Anche dal punto di vista tecnico, il film è un 20% troppo lento e la fotografia ha un aspetto così digitale da far male.

Eppure, quando ho aperto Netflix per vederlo il film era alla posizione numero 3 della classifica; qualche ora dopo, è già alla 2. Il suo allure, almeno su una fetta di pubblico, è innegabile. Che sia il fascino dell’attore protagonista o la capacità di dipingere una fantasia che riesce a stuzzicare tutti, il suo successo esplosivo rimarrà uno dei grandi misteri cinematografici di questo 2024.

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Il cast 

Çağatay Ulusoy interpreta Saygin, il gentiluomo in questione: un gigolò bellissimo e di successo con una passione per la cucina. Ebru Şahin è Nehir, una studentessa di canto di grande talento che deve vincere la paura del palcoscenico. Senay Gürler è Serap, una ricchissima cliente di Saygin che gli propone una relazione esclusiva e Nazli Bulum è sua figlia Fulya, migliore amica di Nehir. Infine, Haki Biçici è Kado, amico fraterno di Saygin che lo ha iniziato alla professione di gigolò.

La recensione

Un vero gentiluomo propone melodrama dal sapore liceale, personaggi bidimensionali e finale che tenta la sorpresa in modo un po’ maledestro. Eppure, la classifica non mente: tutti sembrano adorarlo. Il perché, per il momento, non ci è dato sapere.

Voto:

3.5/10
3.5/10
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