C’è un bruttissimo trend probabilmente frutto di qualche studio dell’algoritmo di Google per cui adesso nei titoli si scrive “su Prime Video c’è una serie con tre cani un gatto e 4 nonni” “su Netflix c’è un film con vegetali che parlano”. Se vagate dal telefono tra le news di Google sicuramente avrete capito quello di cui sto parlando. Quegli articoli che giocano sul quoziente intellettivo dello zerovirgola dei propri lettori. A voler intercettare questo trend Una Spia tra noi si potrebbe presentare come “Su Sky c’è una serie di spionaggio elegante e raffinata”. Forse è troppo articolato e complesso per quel pubblico, ma il succo è questo.
Una Spia Tra Noi – A Spy Among Friends è una miniserie in 6 puntate elegante e raffinata, ambientata durante la guerra fredda e che racconta la storia vera di Kim Philby che nel 1963 lascia l’Inghilterra l’MI6 per raggiungere Mosca e il KGB con cui collaborava da decenni. Il tutto suscitando stupore e indignazione tra i suoi colleghi soprattutto in Nicholas Elliott su fedele amico dai tempi della seconda guerra mondiale.
Una miniserie costruita sulla forza della parola, del racconto con due protagonisti come Damian Lewis e Guy Pearce che sanno riempire di sfumature personaggi difficili da inquadrare. Una spia tra noi non si può vedere in modo di strano ma è un prodotto in cui immergersi per finire al centro della scena e lasciarsi travolgere dai dialoghi e dai silenzi spesso carichi di fin troppi contenuti. Ci sono miniserie che non aggiungono nulla di nuovo e con cui non vale la pena perder del tempo perchè sono anche fatte male. Poi ci sono miniserie come questa, con quella capacità tutta inglese di inserire la vena di sarcasmo anche in una spy story con un personaggio memorabile come quello dell’agente Thomas interpretato da Anna Maxwell Martin.
Una Spia tra noi la trama
Al centro della miniserie la complessa relazione di Elliott (Lewis), ufficiale dell’intelligence per l’MI6 e il suo caro amico e collega Kim Philby (Pearce) che, nel 1963, decide di disertare in Russia dopo aver lavorato segretamente come doppio agente per il KGB.
L’amicizia tra i due protagonisti è la prospettiva attraverso la quale viene raccontato un
episodio che influenza ancora oggi i rapporti tra la Russia e l’America. Quella dei due
agenti è una storia di delicata duplicità, di lealtà, di fiducia e ovviamente di tradimento. Il
comportamento di Kim ha avuto conseguenze devastanti non solo sulla sua amicizia con
Nicholas ma su delicati equilibri politici e sociali, e ha danneggiato gravemente anche
l’intelligence britannica e quella americana.
La serie, creata dal produttore e sceneggiatore di “Homeland – Caccia alla Spia” Alex
Cary, è liberamente ispirata alla storia delle due spie britanniche e amici di vecchia data Nicholas Elliott e Kim Philby, raccontata dal libro di Ben Macintyre “A Spy among Friends: Kim Philby and the Great Betrayal”.
Il cast
Guy Pearce è Kim Philby
Damian Lewis è Nicholas Elliott
Anna Maxwell Martin è Lily Thomas
Adrian Edmondson è Sir Roger Hollis
Monika Gossman è Galina
Radoslaw Kaim è Konstantin Dmitrievich Volkov
Nicholas Rowe è Sir Anthony Blunt
Stephen Kunken è James Jesus Angleton
Una Spia tra noi
Una Spia tra noi
Una Spia tra noi è una raffinata ed elegante miniserie che ci riporta nel mondo della Guerra Fredda in cui non ci si poteva fidare di nessuno. Una storia di lealtà e tradimenti, di infedeltà e amicizia con lo stile e il sarcasmo tipicamente britannici.
Voto:
7.5/10