Under Paris è uscito proprio al momento giusto. Fra la promessa del presidente francese Emmanuel Macron di fare un tuffo nella Senna prima delle olimpiadi per dimostrarne la pulizia ed i piani di alcuni utenti del web francesi per rendergli il bagno il più spiacevole possibile, stiamo tutti pensando più del solito al fiume parigino. Ma, probabile posizione nella top ten di Netflix a parte, cosa pensiamo del nuovo shark movie di Xavier Gens?
Under Paris: dal mare aperto alla metropoli
Sophia è un’oceanografa che studia gli squali nel Pacifico. La sua vita viene stravolta quando lo squalo mako Lilith cresce a dismisura e attacca la sua squadra, lasciandola come unica superstite. Anni dopo, Sophia è tornata a Parigi e fatica ancora a venire a patti con il trauma, ma è costretta a tornare in azione quando un gruppo clandestino di attivisti la contatta per darle una notizia scioccante: Lilith è stata localizzata nella Senna, a pochi giorni dall’apertura dei mondiali di triathlon nel fiume…
Tensione subacquea
Under Paris è un film che ha ritmo, che sa bilanciare i suoi pieni e i suoi vuoti, i momenti di suspense e quelli di azione frenetica. Da una parte la scelta di spostare l’ambientazione in un paesaggio metropolitano è rinfrescante, dall’altra disinnesca un po’ il senso di spiazzamento e terrore alieno suscitato dalla vastità dell’oceano. Tutto sommato un’entry valida nel genere dello shark movie, sicuramente consigliata ai suoi irriducibili.
Under Paris senza prendersi sul serio
Parliamo un attimo dell’elefante nella stanza. Under Paris sa di essere un film sui mega squali mutanti assassini nella Senna. Rimane conscio che la premessa è assurda anche per un B movie, e questo è il suo più grande punto di forza e allo stesso tempo il suo tallone d’Achille. Da una parte il film fa il suo, rispettando gli stilemi del genere e tenendo in canna un finale inaspettato. D’altro canto, il suo essere un titolo di genere a volte viene usato come autorizzazione per lasciar passare una scrittura superficiale, fatta di poliziotti buoni e coraggiosi, politici superficiali e senza scrupoli e attivisti (chiaramente ispirati da quelli di Ultima Generazione) che sono un gruppo di mocciosetti irragionevoli che in qualche modo ha stabilito una base segreta in un palazzo nobiliare dismesso e hackera tecnologie di ricerca avanzate.
Il cast
Protagonista assoluta della pellicola è Bérénice Bejo nel ruolo di Sophia. A lei si affianca Nassim Lyes nei panni di Adil, ex militare e ufficiale della gendarmeria fluviale. Léa Léviant e Sandra Parfait sono Mika e Caro, due attiviste del gruppo SOS che si troveranno a fare scelte diverse. Nel film anche Anne Marivin nel ruolo della sindaca di Parigi.
La recensione
Under Paris è un film che ha ritmo e bilancia bene suspense e azione frenetica, ma che risulta appesantito da una scrittura dei personaggi superficiale. Tutto sommato un’entry valida nel genere dello shark movie, sicuramente consigliata ai suoi irriducibili.
Voto:
6/10