Un’Ora sola vi vorrei martedì 11 gennaio su Rai 2 con Enrico Brignano in quarantena
Prosegue stasera su Rai 2 martedì 11 gennaio la quarta stagione di Un’ora sola vi vorrei il programma di intrattenimento comico di Enrico Brignano che rilegge con la sua ironia l’attualità. E sarà una puntata diversa dal solito con il presentatore e mattatore in collegamento da casa al punto che il sottotitolo è “homemade edition”.
Saranno 5 nuove puntate più uno speciale di San Valentino su Rai 2 iniziate lo scorso 28 dicembre e che prosegue stasera con la seconda puntata il 4 gennaio alle 21:20 con Un’ora sola ti vorrei. Le puntate sono anche in streaming su RaiPlay.
Temi e ospiti di Un’ora sola vi vorrei del 11 gennaio
Nella terza puntata di Un’Ora sola Vi Vorrei Enrico Brignano si collegherà da casa per una puntata in quarantena o per meglio dire in “smart working”. Una versione “homemade” o casalinga per dirla in maniera chiara per ragioni legate alle regole di isolamento Covid.
Brignano sarà a casa intrattenendo il pubblico con intermezzi sull’attualità e sul costume, lanciando alcuni dei monologhi più apprezzati durante le quattro edizioni del fortunato show. Non mancheranno gli ormai imperdibili duetti con gli attori Alessandro Betti, in questo caso nella parte di un negazionista, e Marta Zoboli, che interpreterà la Mamma dell’Anno e la tradizionale chiusura nel lettone insieme a Flora Canto.
Come funziona il programma?
Un’ora sola vi vorrei, scritto da Enrico Brignano, Riccardo Cassini, Manuela D’Angelo, Luciano Federico, Stefano Sarcinelli e Francesco Velonà, prodotto da Itv Movie, parte dall’idea che in 60 minuti di show Enrico Brignano affronta diversi argomenti con il suo stile tagliente e popolare.
Accanto a lui tornano i personaggi dell’attore Alessandro Betti e dell’attrice Marta Zoboli, che daranno voce alle categorie più assurde, ma drammaticamente esistenti, dell’umanità di oggi. E torna il lettone finale con la compagna Flora Canto, un momento cult dove i due commentano i fatti della puntata, e non solo.
Un concentrato di risate, ma anche di racconti mai banali, di satira di costume che fa ridere e riflettere insieme, ma anche di musica – affidata anche quest’anno ad una resident band di dieci elementi capitanati dal Maestro Andrea Perrozzi – e di ballo con le coreografie di Thomas Signorelli.