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Vita da Carlo 3, la formula “Verdone” della serialità continua a funzionare

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Vita da Carlo non è una serie tv come le altre. Se dovessimo andarla a giudicare con lo stesso metro con cui si giudicano le altre serie tv, probabilmente il risultato sarebbe disastroso. Invece, ormai arrivata alla terza stagione, Vita da Carlo ha trovato una sua formula vincente nell’essere una serie tv di Carlo Verdone. Ha una sua specificità legata alla presenza stessa di Verdone che non sarebbe riproducibile con altri attori o con altri personaggi. Vive dei suoi sketch, delle sue reazioni, delle sue sensazioni che si riverberano anche sugli altri attori/personaggi.

La serie tv rappresenta per Carlo Verdone una sorta di “prigione dorata” a ogni presentazione non fa altro che ricordare che dopo la quarta stagione potrà tornare a fare il film e che non vede l’ora di farlo. Eppure la serie tv sembra essere la sua cornice ideale, la celebrazione di una carriera oltre i personaggi e senza la necessità di diventare altro, rimanendo una versione di se stesso tra tick e reazioni che lo hanno reso iconico, senza aggiungere una nuova maschera. Lasciando che siano gli altri a farlo.

Infatti questa stagione è anche molto più corale, gli altri personaggi prendono spazio al di là del cono d’ombra di Verdone e hanno storylines autonome indipendenti da quello che succede al protagonista.

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Vita da Carlo 3, la trama

La terza stagione – scritta da Carlo Verdone con Pasquale Plastino e Luca Mastrogiovanni – ruoterà attorno al mondo musicale: a Carlo Verdone viene proposta la direzione artistica del Festival di Sanremo. La sua enorme cultura musicale rende Carlo la persona ideale per dare vita ad una kermesse all’insegna della competenza e dello spettacolo, senza contare che lui è indubbiamente tra i personaggi più amati del Paese. In quell’assurda ipotesi c’è qualcosa che lo alletta. La musica, insieme al cinema, è da sempre la sua più grande passione e, dentro di sé, Carlo nutre la convinzione di poter allestire un Festival indimenticabile.

La scusa di Sanremo rappresenta un modo per incontrare personaggi, come Gianna Nannini, Nino D’Angelo, Serena Dandini, Roberto D’Agostino, scherzare sulla musica, sul mondo della tv e della radio, tutto con quel garbo che lo contraddistingue, il graffio gentile del nazional popolare. In Vita da Carlo tutto è possibile perché è una sorta di fumetto parallelo della vita. Per questo la serie merita un voto alto ma in quanto corpo indipendente rispetto al resto della serialità.

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Il cast

Monica Guerritore, Stefania Rocca, Caterina De Angelis, Antonio Bannò, Filippo Contri, Maria Paiato, Stefano Ambrogi, Ema Stokholma, Maccio Capatonda, Gianna Nannini, Zucchero Fornaciari, Gianni Morandi, Nino D’Angelo, Serena Dandini, Roberto D’Agostino, Francesco Motta, Lucio Corsi, Betty Senatore, Giovanni Esposito, Giada Benedetti, Pietro Ragusa, Demetra Bellina, Radu Murarasu, Gianluigi Molteni, Laurence Belgrave, Loredana Piedimonte, Aurora Sardo, Luca Guastini, Alex Badiglio, Gabriel Elia Salvotti, Leone Bonanni, Aida Flix Filella, Mascia Musy e altri.

Summary

Vita da Carlo funziona, ormai arrivata alla terza stagione, grazie alla formula Verdone che la rende diversa e unica rispetto al resto della serialità

Voto:

7/10
7/10
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