L’universo di La Fabbrica di Cioccolato, romanzo per bambini più iconico dell’autore Roald Dahl, si allarga e va indietro nel tempo, raccontandoci il momento in cui il suo protagonista, l’eccentrico mago cioccolatiere Willy Wonka, si mette in affari. Scritto e diretto da Paul King, Wonka è disponibile al cinema a partire dal 14 dicembre, appena in tempo per Natale. Simon Farnaby è il co-sceneggiatore, i produttori esecutivi del film sono Michael Siegel, Cate Adams, Rosie Alison e Tim Wellspring per Warner Bros. Pictures in associazione con Village Roadshow Pictures e Heyday Films. Un successo assicurato, soprattutto se contestualizzato in maniera corretta.
Wonka, la storia di un giovane con un sogno
Willy Wonka, anche se è giovanissimo, ha viaggiato per tutto il mondo, affinando la sua arte pasticcera e cioccolatiera e le sue abilità magiche. Adesso, arrivato nella grande città, è pronto ad aprire un negozio per far conoscere al mondo i suoi cioccolatini. Pieno di belle speranze e di fiducia nel resto del genere umano, tra una canzone e l’altra si accorgerà che la grande città costa cara e che le persone non sono sempre buone e gentili come credeva. Intrappolato da una coppia di truffatori, decide di proseguire per la sua strada con l’aiuto degli altri prigionieri e della sveglia Noodle, mettendosi contro una vera e propria cupola del cioccolato che ha legami potentissimi e sotterranei.
Wonka, un classico per bambini
Si è parlato tanto di questo film, in tanti modi e da diversi punti di vista. Cosa significa per la carriera del suo protagonista, Timothèe Chalamet? Avevamo bisogno di un prequel di Willy Wonka? Come ci si approccia a un classico della letteratura per bambini ampliandolo ma allo stesso tempo trattandolo con rispetto? A tutte queste domande viene facile rispondere con una notazione che potrebbe sembrare ovvia: Wonka è un bel film per bambini. Niente di più, niente di meno. Sostenuto da un personaggio amato e conosciuto e da un interprete estremamente affascinante, fa quello che deve fare: riempie gli occhi, diverte, fa cantare, è colorato e porta avanti un bel messaggio di amicizia e unità contro le ingiustizie della vita. Fine. Davvero, non c’è altro.
Qualcosa non va e le somiglianze con Paddington
Ridimensionato in questa ottica, anche i suoi difetti (in traduzione italiana alcune canzoni risultano un po’ troppo teatrali e forzate, si cerca di fare di ogni riga di dialogo una battuta memorabile e questo effetto così cercato tende a rovinare la magia, in alcuni tratti sembra correre velocissimo) diventano pienamente perdonabili. I paragoni con Paddington, seppur inevitabili, in comune i film hanno il regista, l’impronta di fondo, alcuni temi e alcuni attori, non gli fanno un favore. Al contrario, Wonka ne esce debole e meno efficace, ma non per questo perdendo la possibilità di diventare un vero e proprio classico per bambini.
Il cast
Recitano al fianco di Timothèe Chalamet, che è un Wonka sincero e adorabile, Calah Lane nei panni di Noodle, Keegan-Michael Key, Paterson Joseph, Matt Lucas, Mathew Baynton, Sally Hawkins, che interpreta la madre del protagonista, Rowan Atkinson, Jim Carter e con l’attrice premio Oscar Olivia Colman e Hugh Grant. Fanno parte del cast anche Natasha Rothwell, Rich Fulcher, Rakhee Thakrar, Tom Davis e Kobna Holdbrook-Smith.
La recensione
Wonka è un bel film per bambini. Niente di più, niente di meno. Sostenuto da un personaggio amato e conosciuto e da un interprete estremamente affascinante, fa quello che deve fare: riempie gli occhi, diverte, fa cantare, è colorato e porta avanti un bel messaggio di amicizia e unità contro le ingiustizie della vita. Fine. Davvero, non c’è altro.
Voto:
7/10